mercoledì,Aprile 24 2024

L’Istituto Catanoso De Gasperi celebra la lezione senza tempo del Sommo Poeta

Dantedì, il binomio “letteratura - vita” va in scena, rimarcato dal suono delle arpe e dei tamburi del gruppo da camera dell’Istituto reggino

L’Istituto Catanoso De Gasperi celebra la lezione senza tempo del Sommo Poeta

di Tatiana Galtieri – Indagare vizi e virtù degli esseri umani, scoprendo debolezze e generosità, luci e ombre nelle quali ognuno può rispecchiarsi. Una lezione senza tempo quella del Sommo Poeta, ripercorsa, il 25 marzo, dagli studenti dell’Istituto comprensivo “Catanoso – De Gasperi”, in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri con un reading in chiave moderna, che ha coniugato lettura espressiva, musica e competenze digitali.

Un viaggio ultraterreno virtuale tra le tre cantiche della Divina Commedia, seguendo i passi di colui che «senza morte va per lo regno de la morta gente», rivissuto dalle classi seconde della scuola secondaria “Alcide De Gasperi” per celebrare il Padre della lingua italiana, patrimonio nostrano e Maestro per l’intera umanità.

Il binomio “letteratura – vita” va in scena, rimarcato dal suono delle arpe e dei tamburi del gruppo da camera dell’Istituto reggino, che hanno accompagnato, attraverso melodie tratte dal repertorio musicale medievale, il ritmo delle celebri terzine dantesche, coinvolgendo e affascinando i ragazzi, reali protagonisti dell’iniziativa. Itinerario palpitante realizzato anche grazie ai nuovi dispositivi e al programma di sviluppo tecnologico promosso dal Dirigente scolastico Prof. Marco Geria, e per unirsi idealmente alle celebrazioni per il Dantedì 2021, ricorrenza istituita dal Consiglio dei ministri, che abbraccia dallo scorso anno l’intero Stivale.

Avventura dipanatasi mediante celebri passi della Commedia, da “La porta degli Inferi” all’incontro con le “anime prave” traghettate dal “dimonio” Caronte «con occhi di bragia», dal “folle volo” di Ulisse, simbolo del desiderio umano di affrontare l’ignoto, alla spiaggia del Purgatorio, per osservare «quelli spirti che purgan sé» sotto la custodia di Catone l’Uticense, fino ad approdare all’Empireo, il luogo celeste in cui i beati contemplano Dio con la dolcissima preghiera d’intercessione alla Vergine, intonata da San Bernardo di Chiaravalle in favore del poeta. Esperienza catartica che è possibile ammirare sui canali social dell’Istituto reggino.

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