giovedì,Aprile 25 2024

Oppido Mamertina, da Amantea un prezioso dono per la Biblioteca comunale

Lo storico Sergio Chiatto ha regalato all’Amministrazione comunale una copia dell’intero Catasto Onciario della città di Oppido, risalente a prima del terremoto del 1783

Oppido Mamertina, da Amantea un prezioso dono per la Biblioteca comunale

La biblioteca comunale di Oppido Mamertina incrementa il suo patrimonio librario, grazie ad una donazione. Ieri mattina infatti, il vicesindaco Marta Iaria e il presidente del Consiglio comunale Marta Corsaro, hanno incontrato ad Amantea, lo storico e socio ordinario di Storia Patria per la Calabria Sergio Chiatto, che ha voluto far dono alla Biblioteca di Oppido di un cospicuo carteggio di particolare importanza. Si tratta di una copia dell’intero Catasto Onciario della città di Oppido, risalente a prima del terremoto del 1783, mentre la documentazione originaria è depositata all’Archivio di Stato di Napoli. La donazione è stata accompagnata da una lettera indirizzata al sindaco Bruno Barillaro, attraverso la quale lo storico spiega le motivazioni del suo generoso gesto.

«A margine del cordialissimo incontro – scrive Chiatto – le confermo che nei primi anni ’90, il 1993 se ben ricordo, ebbi modo di visitare la sua città, quella distrutta dal terremoto del 1783, ospite del Prof. Rocco Liberti, il quale mi fece da guida illuminata attraverso quegli austeri ruderi. Ne rimasi letteralmente incantato (quasi mi sembrò di aver percorso le vestigia, ancora chiaramente “leggibili”, di un’altra Pompei, di età moderna s’intende). Tanto da proporre al maestro, perché tale è stato Rocco coi suoi scritti riguardanti il mio ambito di riferimento, di far ricorso al voluminoso carteggio del Catasto Onciario, da reperire all’Archivio di Stato di Napoli, per assieme ricostruire, non solo il tessuto socio-economico e dell’antica Oppido, ma con un pò di fortuna, anche il suo assetto urbanistico qual erano prima del catastrofico sisma appunto. Mi attivai perciò in tal senso e dopo poco tempo entrai in possesso di quanto ambito (in fotocopia, ovviamente), sopportandone interamente gli oneri. Di buon grado tuttavia, per i motivi suddetti!».

Chiatto spiega quindi che «il tempo è però trascorso invano. Nel senso che sia io che l’amico Rocco, nei nostri momenti liberi ci siamo immersi in altri studi. Sennonché quel carteggio tanto anelato è rimasto “nel cassetto” per un venticinquennio almeno, senza che mai abbia avuto il tempo, complice anche la sua voluminosità, di slacciarne i legacci per sbirciare al suo interno. Ritenendo perciò, che fosse giunto il tempo di farlo, ma consapevole di non potere ormai provvedere personalmente, mi sono determinato a fare dono alla vostra comunità di tale censimento, datato o completato nel 1746, avvalendomi del prezioso tramite di Rocco ancora, che ne sono certo, guiderà con la sua ben nota competenza la ricerca, quella che vasta, consente l’Onciario appunto, parte preponderante della riforma tributaria voluta dal Re Carlo di Borbone, e perciò detta “carolina”, con intenti, non del tutto realizzatisi però, com’è noto, di una maggiore equità fiscale per i suoi sudditi».

Detto questo Chiatto si è comunque messo a disposizione «per la collaborazione, personale o “da remoto”, che mi venisse da voi richiesta in relazione alle attività da porre in essere per la migliore fruizione del documento, che da oggi so in buone mani e che vorrei tanto sapere “maneggiato” da un nutrito gruppo di vostri giovani, accomunati dall’amore per la storia patria, foriera sovente di sano orgoglio di appartenenza». L’Amministrazione comunale dal canto suo ha quindi ringraziato vivamente lo storico per «la generosità, la disponibilità e l’interesse manifestato per la nostra gloriosa storia», porgendo un ringraziamento anche a Rocco Liberti, deputato di Storia Patria per la Calabria e memoria storica del territorio, per il prezioso contributo.  

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