sabato,Aprile 20 2024

Piazza De Nava, oggi si decide il futuro. Ma c’è un’incognita che potrebbe far saltare tutto

Tra il progetto e la realizzazione si frappongono degli ostacoli. Da ciò che si evince dagli atti la soprintendenza ha seguito una procedura d’intervento come su un bene paesaggistico

Piazza De Nava, oggi si decide il futuro. Ma c’è un’incognita che potrebbe far saltare tutto

Si tirano le fila oggi sul progetto di riqualificazione di piazza De Nava. Un giorno calendarizzato che chiude un percorso iniziato tanti mesi fa. Un giorno buio, come pensa chi è contrario alla riqualificazione oppure no? Per oggi, 12 maggio, è infatti prevista la conferenza dei servizi, l’ultimo appuntamento. Qualche settimana in più era stata data dopo la levata di scudi in difesa del sito da una buona parte delle associazioni della città dello Stretto, in maniera tale che potessero presentare osservazioni sul progetto.

A stupire, da questo punto di vista, è l’irrigidimento della Soprintendenza sul progetto, cinque milioni di euro ed il nulla osta acquisito da parte del Comune per le parti che toccherebbero interessi comunali (gli alberi da piantare in loco e la pedonalizzazione di alcune vie).

La piazza come bene paesaggistico

Tra il progetto e la realizzazione dello stesso si frappongono però degli ostacoli, presenti e futuri.  Da ciò che si evince dagli atti la soprintendenza ha seguito una procedura d’intervento come su un bene paesaggistico. Tuttavia, essendo la piazza collocata all’interno del centro storico, dovrebbe essere qualificato come bene culturale. quindi c’è da comprendere se la soprintendenza abbia delle ragioni che non sono state spiegate per intenderlo come un bene paesaggistico. Nel caso in cui la procedura non fosse quella prevista potrebbe inficiare tutto il progetto.

La decisione del consiglio comunale

Sul tema è stata chiesta, in ultimo, la convocazione un consiglio comunale aperto alla città ed alle associazioni per tastare il polso della situazione. Da svolgersi entro 20 giorni, quindi alla fine del mese. Alla Soprintendenza, il capogruppo forzista in consiglio comunale, Federico Milia, ha chiesto di non procedere fino a quando il consiglio non sarà espletato. in teoria, solo in teoria, il consiglio comunale potrebbe chiedere di non dare corso al progetto perché non corrisponde agli interessi della città e sindaco per il ritiro del nulla osta.

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