giovedì,Aprile 25 2024

Villa San Giovanni, sulle onde della storia al Museo marinaro

Nella frazione di Cannitello, il presidio culturale gestito dalla sezione Mondello dell'Anmi di Villa San Giovanni

Villa San Giovanni, sulle onde della storia al Museo marinaro

L’antica sede del municipio, dal 2014 ospita il museo Marinaro di Villa San Giovanni, frutto della dedizione di ex marinai della Marina militare e di appassionati della vita in mare. Concessa in comodato dal Comune nel 2011 alla sezione villese dell’associazione nazionale Marinai D’Italia (una delle oltre 370 presenti nello Stivale), intitolata alla memoria del sottotenente di vascello villese Alessandro Mondello, medaglia d’argento al valore militare, dopo tre anni di lavori, interventi e attività manuali (come per esempio i lampadari con relative decorazioni, il logo in graniglia sul pavimento della sala delle conferenze e altri dettagli che impreziosiscono la sede) posti in essere con generosità dagli stessi soci e dalle famiglie, la struttura è divenuta sede del museo Marinaro. Oggi accoglie cittadinanza, turisti e scolaresche, con apposito salone per le conferenze attrezzato anche per proiezioni.

La passione dei marinai

I reperti preziosi provenienti da ponti di comando e più in generale da navi dismesse, oggetto di donazioni di soci e simpatizzanti, scandiscono un ricco percorso espositivo. Un contributo fondamentale che tiene viva l’antica tradizione del territorio in cui sorge, Cannitello frazione di Villa San Giovanni, nel reggino. «Questo museo nasce da un’idea e dalla passione dei marinai. Quando ci è stata consegnata, la struttura era in decadenza. Il Comune ha provveduto a eseguire i lavori al tetto e alle imposte esterne. A tutto il resto abbiamo pensato noi soci con le nostre famiglie.

Abbiamo lavorato per tre anni nell’ottica di realizzare questo presidio rivolto soprattutto ai giovani affinché, come da mission della stessa Anmi, non più solo composta da ex marinai della Marina militare ma aperta a chiunque viva il mare come una passione, sia diffusa e tramandata la cultura marinara. Il museo, totalmente gestito dall’associazione, è sostenuto dai soci e da chi voglia lasciare un contributo. È visitabile il lunedì, mercoledì e sabato anche se siamo disponibili ad aprire anche su prenotazione con visita guidata, quando gruppi e scolaresche lo richiedano», così Giuseppe Cartella, ex sottoufficiale della Marina, presidente della sezione Mondello dall’Anmi di Villa San Giovanni, e anche autentico artigiano per passione che tanti lavori manuali e creativi ha eseguito per il museo.

Come a bordo di una nave

Ogni visita è un viaggio appassionante, una vera e propria immersione dentro la storia della navigazione marittima. «Fanali per rendere visibile la posizione e la rotta delle navi ed evitare le collisioni, specie durante le ore notturne. Tra i pezzi più importanti, che oggi nessuno realizza più, c’è la chiesuola contenente la bussola magnetica. Il nostro fiore all’occhiello è l’area delle apparecchiature elettriche e radio trasmittenti, con un segnalatore attraverso il quale tramite lampi di luce comunicare in alfabeto morse; strumenti fondamentali per i contatti con la terraferma tenuti dal radiotelegrafista o dal marconista.

Abbiamo anche un solcometro per misurare la velocità e contare le miglia e un telegrafo di macchina, un tempo necessario per dare gli ordini e consentire, attraverso i motori, di fermare la nave e invertire la marcia. Numerose sono, dunque, le antiche apparecchiature nautiche custodite. Esse sono esposte unitamente ad alcune eliche di propulsione, timoni, quadri a tema e a oggetti legati sempre alla navigazione marittima. Le sale sono anche arricchite da vetrine con modelli di imbarcazioni», ha spiegato Rocco Castagnella, ex comandante e presidente dei sindaci della sezione Mondello dell’Anmi di Villa San Giovanni.

Mentre rintocca l’antico orologio meccanico, costruito nel 1923 a Genova dai fratelli Terrile di Recco, ogni reperto suscita storie da raccontare come quella bottiglia con dentro un messaggio in una lingua straniera, che tanto richiama quell’abitudine una volta molto diffusa di affidare alle onde le lettere per i cari con i soldi per il francobollo, affinché trovate da qualcuno, arrivassero sulla terraferma e fossero affrancate e spedite per giungere a destinazione.

«Custodiamo anche il barografo e l’anemografo, per misurare rispettivamente la pressione atmosferica e la velocità dei venti, una tuta ignifuga e gli autorespiratori utilizzati in caso di incendi a bordo delle navi», ha spiegato anche Giuseppe Bellantone, ex comandante, e segretario della sezione Mondello dall’Anmi di Villa San Giovanni.

Reperti di archeologia

Il mare è anche scrigno di tesori antichi e preziosi che si ritrova a custodire e che a volte restituisce. «Ai tempi del rinvenimento del relitto di Porticello, quando vennero recuperati la testa del Filosofo e quella di Basilea, vennero trovate anche delle anfore e delle ancore in piombo. In accordo con la Sovraintendenza, le abbiamo prese in custodia, mettendo questa sala in assoluta sicurezza, trattandosi di antichi reperti di pregio», ha spiegato ancora Giuseppe Cartella, presidente della sezione Mondello dall’Anmi di Villa San Giovanni.

Una vita in mare e per il mare

Una passione che non tramonta anche cambia il modo di vivere in mare. Un presidio che, tuttavia, a dire dei marinai, meriterebbe maggiore attenzione e considerazione. «Dopo 43 anni di navigazione effettiva, il mo legame con il mare vive in altro modo. Siamo molto impegnati nel mantenere viva questa realtà, con la tradizione e i valori che essa rappresenta, e tuttavia crediamo che essa dovrebbe essere maggiormente valorizzata, altrimenti tutti i nostri sforzi saranno stati vani», ha sottolineato Giuseppe Bellantone, segretario della sezione Mondello dall’Anmi di Villa San Giovanni.

Un museo, un progetto attorno ai quali sono nate amicizie solide e durature, alimentate da un grande e comune amore per il mare. «Il mare è stata la mia vita, quindi poter continuare a parlarne e trasmettere questa passione ai giovani per me, per tutti noi, è importante», ha sottolineato Rocco Castagnella, presidente dei sindaci della sezione Mondello dell’Anmi di Villa San Giovanni. «Ho sempre vissuto, vivo e vivrò per il mare. Il nostro è un patrimonio antico e ricco di valori, di tradizioni e di cultura in cui crediamo e che continueremo a difendere, promuovendolo e condividendolo con i giovani», ha concluso Giuseppe Cartella, presidente della sezione Mondello dall’Anmi di Villa San Giovanni.

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