sabato,Aprile 20 2024

RHEGION, LE VIE DELLA STORIA | Percorrendo Via Domenico Muratori

Muratori partecipò alla sollevazione della città di Reggio contro il regime borbonico ricoprendo l’incarico di membro della Giunta insurrezionale

RHEGION, LE VIE DELLA STORIA | Percorrendo Via Domenico Muratori

Di Giuseppe Cantarella – Via Domenico Muratori è una lunga strada del centro cittadino che si sviluppa a partire da Piazzale Gianluca Canonico (là dove un tempo c’era la fatiscente costruzione che ospitava il Mercato Generale Ortofrutticolo) e termina a Piazza Castello, praticamente ai piedi del torrione superstite di Sud Ovest.

Proprio nell’ultimo tratto, quello compreso, a sinistra, dall’edificio che un tempo ospitava il Compartimento delle Ferrovie dello Stato e, a destra, il Tribunale, recentemente è stata opportunamente ripristinata l’antica pavimentazione stradale con i blocchi di basalto ( “i basuli”): prima del 1908 questo pezzo di Via Muratori corrispondeva all’incrocio fra Via Calzolai e Vico Sant’Eligio, e formava un ampio slargo.

Domenico Muratori (27.7.1777 – 4.11.1850) nacque a Casalnuovo (l’odierna Cittanova) e svolse studi di legge, infatti dopo avere conseguito la laurea esercitò la professione di avvocato, venendo anche eletto Consigliere di Stato nel 1820, dal Parlamento Napoletano.

Muratori partecipò alla sollevazione della città di Reggio contro il regime borbonico ricoprendo l’incarico di membro della Giunta insurrezionale. Sedata con il sangue la rivolta del 2 settembre 1847, Domenico e il figlio Francesco si resero latitanti ricevendo ospitalità dapprima nel territorio di Bova e successivamente in Casalnuovo sino all’indulgenza sovrana concessa dal Borbone il 23 gennaio1848.

Il 29 gennaio 1848 Ferdinando II di Borbone concesse lo statuto costituzionale e il Muratori fu nominato dal Ministro dell’ Interno, Francesco Paolo Bozzelli, Intendente della Calabria Ulteriore Prima, dimostrando, nell’esercizio delle sue funzioni, uno spiccato senso di giustizia, con l’applicazione costante e scrupolosa delle leggi e delle disposizioni ministeriali. Fu eletto deputato per il Distretto di Palmi nelle elezioni del 15 giugno 1848, e pertanto cessò dalla carica di Intendente.

Per la condotta incerta e discorde di gran parte dei parlamentari, il Parlamento fu sciolto definitivamente il 13 marzo 1849 e il Muratori, rientrato a Reggio, fu incriminato per la rivolta del 2 settembre 1847. Ritornato latitante, venne convinto a costituirsi e, nelle prigioni del Castello di Reggio morì il 4 novembre 1850, non senza il sospetto di essere stato avvelenato.

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