Motta San Giovanni, al via il progetto “Sentieri di memorie di un paesaggismo in riva allo Stretto”
Dal prossimo 7 dicembre e sino al 31 gennaio 2022, verrà allestita una mostra di 109 disegni inediti di Edward Lear
È tutto pronto a Motta San Giovanni per il progetto “Sentieri di memorie di un paesaggista in riva allo Stretto”, inserito nell’ambito delle iniziative istituzionali di promozione culturale e implementazione dell’offerta e del sistema museale a livello regionale, che sarà realizzato all’interno del Museo civico archeologico comunale “Antiquarium Leucopetra”.
«Abbiamo pensato insieme al sindaco Verduci, ad un programma di valorizzazione del neonato polo culturale e, questo progetto rappresenta un’importante e strategica opportunità per il nostro territorio – ha affermato l’assessore Enza Mallamaci –. È un’offerta culturale complessa in quanto si rivolge a target differenti e si articola in una serie di attività diversificate che esploreranno le varie forme espressive dall’arte pittorica all’arte teatrale, svolte ovviamente sul territorio mottese. Dal prossimo 7 dicembre e sino al 31 gennaio 2022, abbiamo previsto l’allestimento di una mostra di 109 disegni inediti di Edward Lear sul paesaggio reggino, frutto del suo viaggio del 1847, di cui 5 sul territorio di Motta San Giovanni.
Grazie al professore Raffaele Gaetano, emerito studioso di Lear, titolare dei diritti di pubblicazione dei disegni inediti e autore di un fondamentale studio di sull’opera del viaggiatore inglese in Calabria, disponiamo dell’esclusiva della riproduzione di questi disegni recuperati in una biblioteca di Liverpool. Tra le iniziative inserite nel vasto progetto – ha continuato l’assessore comunale – vi è il laboratorio di pittura estemporanea rivolto agli studenti delle scuole di primo e secondo grado della Città Metropolitana di Reggio Calabria, un concorso di pittura per gli studenti delle Accademie di Belle Arti per azionare sinergie di mantenimento contemporaneo dell’attrazione paesaggistica dei luoghi già visitati dallo scrittore, Hub teatrali, un’attività di drammatizzazione del diario di Lear e produzione di cinque spettacoli, di cui uno riadattato per i diversamente abili, che coinvolgeranno i ragazzi delle scuole di primo grado; una mostra multimediale permanente che ripercorrerà il paesaggio dalle raffigurazioni di Lear ad oggi, con la possibilità per il visitatore di interagire per comprendere il valore della tutela e valorizzazione del patrimonio».
L’assessore comunale ha applaudito poi alla sinergia creatasi sul territorio in questi mesi che ha portato alla realizzazione di un ampio progetto culturale che culminerà con la stesura di un catalogo dove saranno raccolti gli inediti di Lear e mette in evidenza «la professionalità e la dedizione delle associazioni del territorio Eureka, Aiab Calabria, Pro Loco Motta San Giovanni, Fidapa Di, Inside, Il Giardino di Morgana, l’istituto comprensivo di Motta San Giovanni, il liceo artistico Mattia Preti, Club Unesco, l’organizzazione di volontariato della Protezione civile Garibaldina guidata dal presidente Carmelo Benedetto, l’apporto professionale della dottoressa Mamone, tutte forze umane indispensabili per la riuscita di questo grande sogno. Il progetto – ha postillato Mallamaci – non vuole essere solo una mostra ma rappresenta un percorso di riscoperta dell’identità e valorizzazione del senso di appartenenza che è alla base della crescita economica e culturale di qualsiasi territorio e popolazione».
Pienamente concorde il sindaco Giovanni Verduci che ha ricordato come «i panorami di Motta San Giovanni impressionarono notevolmente lo scrittore e paesaggista Lear che visitò il territorio mottese e i suoi dintorni alla fine del mese di luglio del 1847. Il nostro territorio racchiude come uno scrigno magico innumerevoli tesori e bellezze conservate nel tempo che testimoniano in maniera inequivocabile il ruolo storico di questa terra – ha concluso il primo cittadino –. Oggi, grazie all’impegno per la tutela e la valorizzazione verso la cultura del territorio profuso dall’assessore Enza Mallamaci, allo studio attento e costante del Prof. Saverio Verduci e, soprattutto, grazie a quest’opera, importante sotto il profilo scientifico del Prof. Raffaele Gaetano, il nostro territorio e suoi abitanti conoscono un qualcosa di più che contribuisce a meglio arricchire la carta identitaria di ognuno di noi».