venerdì,Aprile 19 2024

RHEGION, LE VIE DELLA STORIA | Percorrendo Via Diomede Marvasi

E’ una strada che, purtroppo, in quasi tutte le ore della giornata è interessata da traffico veicolare che ne rallenta, quando non addirittura lo blocca completamente, il flusso delle automobili verso la zona Sud

RHEGION, LE VIE DELLA STORIA | Percorrendo Via Diomede Marvasi

di Giuseppe Cantarella –Via Diomede Marvasi inizia da piazza Castello, là dove sorge lo storico edificio del Tribunale di Reggio Calabria costruito negli anni ’20, e si dirige verso Sud, verso la zona del Ponte Sant’Anna, che costituisce uno dei pochi, e quindi importante, attraversamenti della fiumara Calopinace per chi voglia dirigersi verso il rione di Sbarre.

E’ una strada che, purtroppo, in quasi tutte le ore della giornata è interessata da traffico veicolare che ne rallenta, quando non addirittura lo blocca completamente, il flusso delle automobili verso la zona Sud della città, a causa di condizioni che sarebbero facilmente migliorabili e risolvibili, sia per quanto riguarda le automobili in sosta, sia per quanto riguarda l’incrocio in fondo alla via, là dove viene usato il toponimo volgare di “Puntillo” (il nome del titolare di un’antica officina).

Nei momenti in cui il traffico automobilistico è bloccato, consigliamo di ammirare, all’incrocio con Via Magna Grecia, sulla destra, una splendida architettura di un corpo scala a giorno, che si sviluppa in forma elicoidale. 

Diomede Marvasi (13.8.1827 – 18.10.1875) originario di Cittanova, fu un importante magistrato, cresciuto in una famiglia politicamente orientata verso i principî liberali ispirati dalle idee di uguaglianza e fraternità diffuse dalla Rivoluzione del 1789. Dopo avere partecipato alla guerra d’indipendenza nel 1848, rientrato a Napoli nel 1860 gli venne dato il prestigioso incarico di giudice della Gran Corte criminale di Santa Maria Capua Vetere con funzione di sostituto procuratore generale; ed in seguito ottenne da Luigi Carlo Farini, luogotenente del re a Napoli, la carica di direttore (vale a dire sottosegretario) del dicastero di Polizia della Luogotenenza, collaborando con Silvio Spaventa che ricopriva la carica di ministro.

Nel gennaio del 1861 il Marvasi si presentò candidato alle elezioni per l’VIII legislatura nel collegio di Cittanova; eletto, rinunciò per incompatibilità, ma anche per non volere rinunciare all’attività di magistrato, che lo portò nel novembre del 1873 ad essere nominato procuratore generale presso la corte d’appello di Napoli e nel marzo del 1874 procuratore generale presso la Cassazione della stessa città. Infine il 15 novembre del 1874 fu nominato senatore del Regno.

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