venerdì,Marzo 29 2024

Arte, il Tribunale di Reggio ospita una mostra per sostenere l’inclusione sociale

Grazie a quest’iniziativa, figure che spesso finiscono ai margini della società avranno così l’occasione per mettere in mostra la loro arte e la loro creatività

Arte, il Tribunale di Reggio ospita una mostra per sostenere l’inclusione sociale

Il Tribunale di Reggio Calabria apre le porte all’arte e alla cultura e lo fa puntando sull’inclusione. Lo farà ospitando una mostra di quadri realizzati da soggetti fragili in amministrazione di sostegno, ovvero accompagnati nel compimento degli atti di gestione del loro patrimonio, nonché nella loro vita di relazione. Questo incarico è gratuito e viene svolto a livello di volontariato da avvocati disponibili a svolgere quest’opera di assistenza.

Su iniziativa del presidente del Tribunale, Maria Grazia Arena, con la convinta condivisione del Consiglio del’Ordine degli avvocati di Reggio Calabria, sarà allestita una mostra finalizzata a rendere partecipi e protagonisti dell’evento persone che, pur vivendo profonde fragilità, riescono a esprimere attraverso l’arte la propria sensibilità, lasciando emergere grandi talenti.

Il giorno della mostra, inoltre, sarà siglato un protocollo tra il Tribunale e il Consiglio degli avvocati con cui l’Ordine si impegna a formare l’elenco dei professionisti disponibili ad assumere l’incarico. Grazie a quest’iniziativa, figure che spesso finiscono ai margini della società avranno così l’occasione per mettere in mostra la loro arte e la loro creatività. La patologia che li affligge viene così sublimata nell’arte, lasciando spazio a un mondo interiore che la società, troppo spesso, si rifiuta di vedere. Le disabilità non rappresentano un limite all’accessibilità di servizi. Nello scenario dipinto dalla Convenzione Onu, i servizi devono e possono essere utilizzati da tutti. 

Del resto, la disabilità non è mai un rischio o un limite per la società, piuttosto rappresenta un impegno della collettività a rimuovere ostacoli che impediscono alle persone di partecipare alla vita in determinati contesti, dovendo concorrere a realizzare una società inclusiva.  Occorre costruire la comunità in cui viviamo sull’idea che la fragilità va condivisa e che è fonte di inclusività, non di emarginazione. La fragilità va letta utilizzando il linguaggio della condivisione di compiti e di idee, passando attraverso istituti come quello dell’amministrazione di sostegno, che mirano a valorizzare e conservare le autonomie esistenti in ciascun individuo, favorendone la piena realizzazione in contesti non più ostili ma friendly keeper sempre più rispettosi della dignità umana. 

«L’obiettivo che l’istituto dell’amministrazione di sostegno ci consente di realizzare – spiega il presidente Arena – è quello di costruire spazi condivisi e offrire a tutti gli individui le medesime opportunità di partecipazione alla vita sociale e di realizzazione personale. Il 27 ottobre 2021 è stato approvato il disegno di legge quadro sulla tutela della disabilità (che dovrà essere attuato con vari decreti ministeriali) nel quale è prevista una revisione della definizione di disabilità; una valutazione multidimensionale della disabilità prevedendo un progetto di vita personalizzato e di vita indipendente; riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità e anche l’istituzione di un Garante nazionale delle disabilità. Cuore della riforma è la previsione di un nuovo modo di guardare al mondo delle disabilità, in linea con i principi della Convenzione Onu. Il compito della comunità, con i suoi enti, uffici e istituzioni, è quello di elaborare progetti individualizzati e personalizzati che garantiscano l’attuazione dei diritti fondamentali della persona e consentano l’espletamento di vita autonoma ed indipendente a tutti gli individui, con o senza disabilità». 

Questo è il senso dell’evento presentato dalla presidenza del tribunale reggino, frutto di condivisione e della preziosa collaborazione dell’avvocatura, che pone sullo stesso piano i protagonisti della nostra storia: «Amministrati e amministratori di sostegno che si aiutano a vicenda in una mescolanza di gioie e sentimenti, che si esprimono attraverso un’intensa esplosione di colori, immagini e figure impresse nei dipinti che oggi offriamo alla collettività affinché non sia povera dei valori che le stesse opere racchiudono».

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