sabato,Aprile 20 2024

Locri, riaprono le porte del rinnovato Museo archeologico nazionale

La vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi: «Una serata importante. Stiamo lavorando per creare una partnership tra tutti i musei della Calabria e le istituzioni scolastiche»

Locri, riaprono le porte del rinnovato Museo archeologico nazionale

di Tonino Raco – Torna a essere visitabile il Museo Archeologico Nazionale di Locri, rinnovato e adeguato ai più alti standard di accessibilità. Alla cerimonia istituzionale di riapertura hanno preso parte direttrice Elena Trunfio, il primo cittadino di Locri Giovanni Calabrese, il sindaco di Portigliola Rocco Luglio, il soprintendente Fabrizio Sudano, il direttore ad interim della direzione regionale dei Musei Filippo Demma, la vicepresidente della Regione Giuseppina Princi, il segretario regionale del Mibact Salvatore Patamia e il consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio.

Il taglio del nastro da parte della direttrice Elena Trunfio all’ingresso del Museo ha segnato l’inizio di quello che la stessa ha definito «un nuovo capitolo nella storia del Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri». Un nuovo capitolo che scrive il futuro dell’intero Parco Archeologico, al centro di grandi trasformazioni. «Oggi è un giorno di festa ma è solo il primo appuntamento di un processo che è già in moto», ha ribadito la direttrice Trunfio.

Il segretario Regionale Salvatore Patamia ha spiegato come «sia costante l’attenzione del ministero della Cultura verso il territorio della Locride, oggetto di un importante programma di interventi di restauro che riguarda il Castello di Palizzi, la Villa Romana di Casignana, la Cattedrale e al Convento dei Cappuccini di Gerace, il Parco Archeologico di Monasterace, il Teatro Romano di Gioiosa Ionica, compresa Torre Spina e Torre Galea». Patamia si è soffermato inoltre sull’importanza del ruolo di custodi dei beni della collettività, al quale tutti i cittadini devono adempiere per salvaguardare il patrimonio per le generazione future e anche per quelle di oggi.

Giuseppina Princi, vicepresidente della Regione, ha posto l’accento sul senso di appartenenza territoriale dei giovani calabresi. «Bisogna far innamorare i ragazzi del loro contesto territoriale regionale. Registriamo una fuga di cervelli impressionante. Stiamo lavorando per creare una partnership tra tutti i musei della Calabria e le istituzioni scolastiche, affinché le stanze dei musei fungano anche in aule scolastiche. Questo deve essere un impegno comune, perché solo così possiamo cambiare la Calabria», ha dichiarato.

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