giovedì,Marzo 28 2024

Olimpiadi di Astronomia, trionfano due studentesse del Liceo “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria

Alessandra Mandaglio e Chiara Luppino hanno condiviso il podio dei 5 migliori studenti della categoria “Senior” della gara

Olimpiadi di Astronomia, trionfano due studentesse del Liceo “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria

Sono le 16enni Alessandra Mandaglio e Chiara Luppino, studentesse del Liceo “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, le vincitrici delle ultime Olimpiadi di Astronomia, la competizione studentesca organizzata dal Ministero dell’Istruzione. Le due ragazze, hanno condiviso il podio dei 5 migliori studenti della categoria “Senior” della gara, svoltasi lo scorso 28 aprile all’Università di Perugia. Peraltro, Chiara Luppino si è aggiudicata questo prestigioso riconoscimento per la quarta volta.

Al portale Skuola.net, le due studentesse hanno raccontato la loro vita e le loro passioni. Chiara suona il pianoforte e frequenta il Conservatorio, mentre Alessandra è polistrumentista. «Studierò Medicina all’università e magari approfondirò l’ambito psichiatrico o neurologico» ha dichiarato Alessandra, mentre Chiara dopo il liceo vuole «studiare Fisica e poi mi piacerebbe lavorare nel campo della ricerca per contribuire al progresso scientifico».

La passione per l’astronomia accompagna le due ragazze fin da piccole. «Le sere d’estate le passavo a osservare le stelle. L’astronomia mi piace perché è una disciplina di cui ancora si conosce poco, e mi colpisce l’immensità dell’universo – ha raccontato Alessandra -. Purtroppo credo che ancora ci siano molti pregiudizi e che manchino degli stimoli che possano indirizzare le ragazze a cimentarsi negli studi scientifici. E infatti sono dell’idea che, se venissero maggiormente valorizzate le loro potenzialità, le donne potrebbero eccellere anche in ambito scientifico e raggiungere dei ruoli che a oggi sono quasi esclusivamente ricoperti degli uomini. In ogni caso esempi di donne fantastiche anche in ambito astrofisico non mancano. Un esempio è Margherita Hack”.

Secondo Chiara «la disparità tra ragazzi e ragazze per quanto riguarda le Olimpiadi di Astronomia non sempre si è notata, anzi l’anno scorso su dieci vincitori per le categorie Junior e Senior per le scuole secondarie di secondo grado le ragazze erano sette. Quindi anche in numero maggiore rispetto ai ragazzi. Spero che tra qualche anno non ci sia più questa differenza perché comunque sta andando sempre a crescere il numero di donne che si occupano di scienze».

Alessandra ha sottolineato che «per affrontare le Olimpiadi di Astronomia è necessario avere una solida conoscenza in matematica e fisica quindi in questo senso la scuola ha avuto un ruolo fondamentale». Dello stesso avviso Chiara, che ha ringraziato i suoi insegnanti di matematica e scienze per averle dato la preparazione necessaria, ritenendo poi fondamentale l’incontro con ​​Angela Misiano, responsabile del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria: «In terza media la preside ci ha proposto di iscriverci alle Olimpiadi di Astronomia. Ho deciso di provare perché mi sembrava interessante e, una volta superata la fase di preselezione, mi sono qualificata per una gara interregionale. Così ho scoperto un corso che si teneva al Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria. Qui la professoressa Misiano ha contribuito a far nascere la mia passione per l’astronomia; anzi, mi ha trasmesso la sua grande passione. Devo sicuramente anche a lei il fatto che sono riuscita a vincere la finale delle Olimpiadi italiane di Astronomia quattro volte».

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