venerdì,Aprile 19 2024

Bronzi di Riace, il museo di Salerno propone scambio con la testa di Apollo

Amministrazione provinciale di Salerno e Comune vorrebbero le due statue alla manifestazione "Luce d'artista"

Bronzi di Riace, il museo di Salerno propone scambio con la testa di Apollo

Bronzi di Riace sulla bocca di tutti. L’ultima occasione nella quale sono stati tirati in ballo è stata, qualche giorno fa, la riapertura del Museo archeologico provinciale di San Benedetto chiuso per lavori dal 2019.

Come riporta Barbara Cangiano, in un articolo da Il Mattino, pubblicato lo scorso 11 settembre: “Far dialogare i bronzi di Riace con la celebre testa di Apollo dei cantata da ungaretti durante il periodo di Luci d’artista” sarebbe l’obiettivo del progetto al quale stanno lavorando in sinergia l’amministrazione provinciale di Salerno col delegato alla cultura Francesco Morra e il vice sindaco del Comune Paki Memoli.

La proposta

In particolare il delegato avrebbe affermato di aver ricevuto dal museo di Reggio la richiesta di un gemellaggio per avere la testa di Apollo. La risposta di Morra riportata dal quotidiano è stata “Sarebbe interessante poter accogliere i bronzi qui e poi trasferire lì quella che è diventata l’icona dei musei provinciali” ossia la testa di Apollo.

A mettere il carico ci pensa il vice sindaco Memoli che addirittura individua l’occasione nella quale questo scambio dovrebbe avvenire ovvero la manifestazione “Luci d’artista”.

Per il vice sindaco si tratterebbe di “Un gemellaggio culturale importante che ridarebbe prestigio all’evento, richiamerebbe sicuramente città un cospicuo numero di visitatori e poi restituirebbe alla kermesse il suo valore”.

Secondo il quotidiano napoletano un’apertura arriverebbe da Carmelo Malacrino, direttore del Museo di Reggio, del quale vengono riportate le parole che non alludono ad alcuno scambio coi due guerrieri. Il direttore, sempre secondo il quotidiano, avrebbe aperto ad una collaborazione tra i due musei “per la valorizzazione dell’Archeologico di Salerno che possiede reperti davvero importanti e per la promozione delle sculture in bronzo conservate nei 2 musei”. Che è cosa ben diversa dal proporre uno scambio coi bronzi.

La propaganda

Essere aperti a una collaborazione con musei del Sud per il MarRc non è una novità. Attualmente a palazzo Piacentini è ospitata la mostra “Gli Eroi e la Magna Grecia. Insieme per i Bronzi di Riace”, tributo ai Bronzi di Riace, nato dalla sinergia con i principali Musei della Magna Grecia: Napoli, Campi Flegrei, Paestum e Velia, Taranto, Matera, Sibari e tutti i Musei della Calabria. E altri esempi di prestiti sono stati parte della storia recente del museo. Ma i bronzi no, le ricchezze simbolo della Calabria non fanno parte del repertorio pronto a muoversi per far aumentare il flusso turistico in altre parti del mondo. Il nome dei Bronzi è stato usato, ancora una volta, in maniera furba e propagandistica.

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