venerdì,Aprile 19 2024

Biennale dello Stretto, secondo pomeriggio di confronti al Forte Siacci

Dopo la mattinata al Museo Archeologico di Reggio Calabria si è tornati a Campo Calabro tra i panel dedicati ai temi delle infrastrutture, delle connessioni, della mobilità e della programmazione

Biennale dello Stretto, secondo pomeriggio di confronti al Forte Siacci

Dopo la mattinata al Museo Archeologico di Reggio Calabria, La Biennale dello Stretto è rientrata in sede al Forte Batteria Siacci di Campo Calabro, per avviare i panel dedicati ai temi delle infrastrutture, delle connessioni, della mobilità e della programmazione.

Il primo incontro “Connessioni Mediterranee”, moderato da Francesca Moraci, curatrice de La Biennale, ha messo a confronto Enrico Pujia, dirigente al Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Dario Lo Bosco, presidente Hellenic Train Gruppo FS Italiane, Mario Mega, presidente Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, e Domenico Battaglia, assessore di Reggio Calabria. 

Enrico Pujia ha parlato di Blue economy, prospettive e opportunità. Mario Mega, in riferimento alle infrastrutture dell’area dello Stretto, ha sottolineato le criticità e le linee programmatiche. Dario Lo Bosco ha introdotto il tema della formazione come volano di opportunità e ricadute sui territori interconnessi. Infine, con il suo intervento, Domenico Battaglia ha evidenziato le azioni propedeutiche al lavoro di conurbazione tra Reggio e Messina.

Il panel “Mobilità Mediterranea”, moderato da Femia e Moraci, ha accostato le esperienze di Federico Parolotto, ceo MIC HUB, il quale ha illustrato un progetto di mobilità inerente il nodo milanese di Piazzale Loreto, Andrea Granelli, presidente Kanso Milano, ha ampliato l’argomento mobilità al settore digitale e agli effetti post pandemici, e Domenico Battaglia, che ha risposto agli spunti forniti dal dibattito con una riflessione sul sistema di mobilita tra le due sponde e le difficoltà che spesso la burocrazia pone come limiti.

Infine, il panel “Chi fa i luoghi”, moderato da Femia, si è animato con la voce di Elena Granata, docente Politecnico Milano, che dopo una lunga riflessione ha asserito che non sempre il “genio” è del “luogo”. A questo punto, per mettere a confronto le opinioni degli ospiti, Femia ha chiesto di dare continuazione alla frase “immagina se”. Silvia Viviani, assessore ai L.L.P.P. e all’urbanistica Livorno, ha espresso il suo sogno, ossia riuscire a creare una mappa dei lavori pubblici su cui far convergere le risorse. 

Daniele Capitani, dirigente programmazione del territorio del Comune di Cervia, ha parlato dei suoi per Cervia, così come Valerio Barberis, assessore all’urbanistica e ambiente Prato, nei confronti della sua città. Mentre Irene Calabrò, assessore cultura e turismo di Reggio Calabria, affiancata da Mariangela Cama, già assessore di Reggio Calabria, ha ringraziato i colleghi delle altre città, illustrando un video promozionale dei principali percorsi turistici della città di Reggio. Infine, Andrea Granelli ha rimarcato il tema del digitale che cambia le pratiche del lavoro.  Il dibattito si è concluso con l’idea di rilanciare una scuola dell’immaginazione.

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