mercoledì,Aprile 24 2024

Camera di commercio di Reggio, ai nastri di partenza “Epicurè i miti del gusto” – FOTO

Il presidente Tramontana: «Una manifestazione che abbraccia anche il mondo della pasticceria reggina che si sta affermando in un mercato diverso da quello locale»

Camera di commercio di Reggio, ai nastri di partenza “Epicurè i miti del gusto” – FOTO

Taglio del nastro per “Epicurè i miti del gusto”, l’iniziativa promossa dalla Camera di commercio di Reggio e inserita nel programma degli eventi celebrativi di Bronzi 50. Tre week end nella tensostruttura sita sulla Via Marina bassa (in prossimità della Stazione Lido) di eventi dedicati ai dolci, alla degustazione dei vini e al cioccolato, insieme ai sapori come il bergamotto (così come i Bronzi) prodotti identitari e riconoscibili che lasciano il segno del territorio d’appartenenza.

Dolci identitari

Antonino Tramontana, presidente della Camera di commercio di Reggio chiarisce: «Partiamo con la kermesse che vedrà protagonisti prodotti del territorio. Si comincia oggi con la pasticceria, Conpait e i suoi pasticceri e gelatieri faranno dimostrazioni ed assaggi dei prodotti tipici. Ci saranno degustazioni, laboratori anche dedicati ai più piccini.

Una manifestazione che abbraccia il mondo della pasticceria reggina che si sta affermando anche in un mercato diverso da quello locale, attraverso quello che il territorio ci offre.

Protagonisti della settimana successiva street food e aziende vinicole e infine l’ultima settima con l’Apar per la cioccolateria, gelateria e pasticceria. La città e i turisti potranno assaggiare ciò che di buono il territorio ci offre».

Il lato “dolce” è rappresentato da Rocco Scutellà, presidente regionale Conpait: «Un trampolino importante che dà risalto a tutti i pasticceri, a ciò che si può fare con la bellezza e la tipicità del territorio, con gli ingredienti che valorizziamo per fare dei dolci che rappresentano al massimo la città metropolitana di Reggio».

I bronzi sono “pop”

Immancabile è il paragone tra i prodotti che fanno la ricchezza del territorio con i due guerrieri di bronzo. Nella conferenza augurale è stato Daniele Castrizio, storico e docente di numismatica all’università degli studi di Messina, a soffermarsi sul mito che le statue rappresentano.

«Cerchiamo di fare questo salto, passando dall’ambito culturale a quello enogastronomico. I Bronzi possono essere un grande traino, dovremmo evitare le logiche ottocentesche che li vedono chiusi nel museo e vogliono una cultura per “signori”.

I bronzi sono pop, sono l’antichità che viene a mostrarci cosa vuol dire: essere esseri umani. Ben vengano dunque il gelato “Bronzato”, all’occhio dei bronzi, le birre dei Bronzi di San Gregorio».

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