sabato,Aprile 20 2024

Un anno di cultura a Reggio, da Boccioni ai Bronzi di Riace

Messe da parte le restrizioni legate alla pandemia, il 2022 è stato l’anno del ritorno ai musei, alle mostre, agli spettacoli e ai grandi eventi

Un anno di cultura a Reggio, da Boccioni ai Bronzi di Riace

Messe da parte le restrizioni legate alla pandemia, il 2022 è stato l’anno del ritorno ai musei, alle mostre, agli spettacoli e ai grandi eventi.

Il miracolo dei Bronzi di Riace

L’anno che si chiude è stato più di ogni altro l’anno dei bronzi di Riace. Al di là di eventi e manifestazioni per celebrare il 50° dal ritrovamento della statue, due saranno i motivi per cui ricorderemo il 2022. Le due statue sono riuscite a far dialogare istituzioni che su altri fronti si sono fatte la guerra. O poco c’è mancato. Sinergie nate per sostenere l’opera di promozione dei guerrieri, per fare film, per organizzare mostre. E, per questo, il vero miracolo del 2022 l’hanno fatto i bronzi: Regione, Comune e Metrocity di Reggio, e Comune di Riace insieme per portare nel mondo le due statue che anelano ad essere simboli di bellezza, e non di riscatto.

Ma, in chiusura dell’anno delle celebrazioni, tumultuose ombre si addensano sul futuro dei bronzi. Già dalle parole ventilate dal direttore del museo di Reggio, Malacrino, che i bronzi li conosce bene, si evince che le due statue necessitano di una nuova manutenzione. Un restauro a dieci anni di distanza da quello effettuato a palazzo Campanella. I bronzi in orizzontale pronti ad essere curati. Molto più dura invece “Italia nostra” che paventa scenari ben peggiori e che chiede conto delle condizioni di conservazione delle due statue.

La Biennale dello Stretto

Felice e unica l’esperienza della Biennale dello Stretto. Il report finale parla di oltre 10mila presenze, 42 talk in 9 giorni, distribuiti tra Reggio Calabria, Campo Calabro e Messina, con 170 talker e 12 lecture.

L’obiettivo ben riuscito era quello di mostrare come Stretto e Mediterraneo posano essere attrattori e propulsori di esperienze e innovazione poiché possiedono tutte le potenzialità di connessione e di sviluppo per il prossimo futuro. Un percorso iniziato dall’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria nel 2018, con l’esperienza di Mediterranei Invisibili.

La Biennale dello Stretto nasce da un progetto di ricerca, analisi e indagine del territorio mediterraneo sviluppato da Alfonso Femia con 500×100 dal 2018 a oggi, finalizzato a cogliere le reali potenzialità̀ di rilancio dell’area mediterranea, mappando i riferimenti essenziali – infrastrutture, paesaggio, ambiente urbanizzato, funzioni sociali pubbliche – attraverso viaggi ed esplorazioni, interviste con persone autorevoli di estrazione accademica, professionale, della Pubblica Amministrazione.

La prima edizione della Biennale dello Stretto, diretta dallo stesso Alfonso Femia con Francesca Moraci, si propone di elaborare progettualità̀ innovative tra lo Stretto e l’intorno mediterraneo internazionale, attraverso una mostra, esito di una Call to Action, rivolta ad architetti e artisti e momenti di dibattito con personaggi autorevoli del mondo della cultura, dell’architettura e dell’arte, avviando una relazione permanente tra le città del Mediterraneo in un’ottica di scambio e condivisione degli eventi culturali. L’appuntamento per la prossima biennale è al 2024.

“Adriana Lecouvreur” al teatro Cilea

La fine dell’anno, col mese di dicembre, segna anche il ritorno del teatro comunale “Francesco Cilea” alla sua dimensione di teatro della lirica, grazie al sold out registrato dalla prima nazionale dell’opera “Adriana Lecouvreur” il cui debutto avvenne oò 6 novembre 1902 al Teatro Lirico di Milano, basata sul libretto di Arturo Colautti da un soggetto tratto dal dramma “Adrienne Lecouvreur”. A 120 anni dalla prima rappresentazione, il dramma in quattro atti torna ad animarsi nel teatro reggino dedicato proprio a Cilea. Nel ruolo di Adriana il soprano Maria Agresta, Maurizio Conte di Sassonia interpretato dal tenore Michael Fabiano.

L’omaggio a Boccioni

Nel 2022 si è celebrato a Reggio il 140° anno dalla nascita a Reggio di Umberto Boccioni, protagonista del Movimento futurista, le cui opere sono nei maggiori musei del mondo. La Pinacoteca civica di Reggio ha ospitato per l’occasione l’istallazione artistica Pagine di Donatella Pinocci, artista e curatrice indipendente. Contestuale l’esposizione di una scultura dell’artista Cosimo Allera che rivisita “Forme uniche della continuità nello spazio”, un riconoscimento ad Umberto Boccioni, icona del futurismo, davanti al teatro Cilea e alla pinacoteca stessa.

Tante iniziative in diversi siti storici e culturali cittadini, tra cui l’esposizione del registro originale con l’atto di nascita di Boccioni, anche una serie di seminari, presentazione di libri, inaugurazioni di opere d’arte, mostre e appuntamenti che legano pittura, scultura e realizzazioni enogastronomiche.

Articoli correlati

top