domenica,Ottobre 13 2024

Palmi, la Fidapa discute di Art Nuveau e di modernismo artistico

Appuntamento culturale con immagini di architetture, decorazioni e storie di donne per scoprire meglio il ruolo femminile nella società dell’epoca

<strong>Palmi, la Fidapa discute di Art Nuveau e di modernismo artistico</strong>

La Fidapa Sezione di Palmi ha organizzato un appuntamento culturale dedicato “All’Art Noveau e la nascita del Modernismo Artistico: la riforma della vita nell’arte”. L’evento si è tenuto presso l’auditorium Prof. Pietro Ciappina S.S.P.A “G. Sergi” di Palmi ed è stato organizzato nell’ambito della programmazione della nota associazione.

«La presidente Anna Pizzimenti – si legge in una nota – in apertura dei lavori ha ribadito come la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari da sempre valorizza il ruolo della donna, le sue competenze e cerca di scoprire attraverso i canali più disparati, più differenti,  quanto l’evoluzione della stessa, nel  tempo sia stata condizionata o li abbia condizionati, dunque non si poteva non dedicare un appuntamento attraverso il rapporto tra arte e vita, non dimenticando come traccia portante il ruolo, l’appartenenza e la trasformazione della donna sia nel sociale che nel mondo artistico».

Proprio per questo il compito è stato affidato al prof. Giuseppe Livoti docente di discipline artistiche, giornalista pubblicista e direttore della Pinacoteca di Bova Marina e presidente dell’associazione culturale Le Muse il quale, ha fatto memoria con l’ausilio di materiale visivo di un periodo importante come l’Art Noveau ed il suo collegamento con la nascita del concetto di Arte Moderna.

«Inedita la presentazione con un taglio qualificato, attraverso immagini di architetture, decorazioni e storie di donne per scoprire meglio il ruolo femminile nella società dell’epoca. Livoti è partito dal concetto che il Liberty o Stile Floreale è una forma d’arte italiana trasversale, che deriva dall’Art Dèco e che coinvolge, oltre la pittura, molte arti minori e l’artigianato, con lo scopo di opporsi alla pianificazione indotta dalla industrializzazione che ormai aveva invaso tutti gli aspetti della vita. Il termine Liberty dal nome dell’inglese Arthur Lasenby Liberty (1858-1919), commerciante londinese di oggetti d’arte e di alta qualità destinati al largo consumo. Allo Stile Liberty italiano corrispondono, nei diversi paesi europei, il Modernismo in Spagna, l’Art Nouveau in Francia ed in Belgio, lo Jugendstil in Germania, il Modern Style o Art Decore in Inghilterra e il Secession Stil in Austria».

Si tratta fondamentalmente di uno stile decorativo, che trovò espressione in un’ampia gamma di forme artistiche, dall’architettura al design di interni, dalla produzione di mobili alla grafica, dall’arte della lavorazione dei metalli e del vetro alla ceramica, dai disegni delle stoffe alle illustrazioni di libri, giornali e manifesti.

«Ha molto interessato il numeroso pubblico presente il concetto dell’arte come opera organica che timidamente anticipa l’architettura, l’architettura moderna che promuove un’armonia tra l’uomo e la natura, la creazione di un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l’integrazione dei vari elementi artificiali propri dell’uomo (costruzioni, arredi, ecc.), e naturali dell’intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo, spazio architettonico.

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