Museo diocesano a Reggio, da oggi il restauro del dipinto di San Paolo
Il restauratore Mantella: «Abbiamo capito che c’è la possibilità di avvicinare le persone, le scuole a un momento di identità perché la città»
Porte aperte al museo diocesano con l’inizio del restauro del dipinto settecentesco raffigurante San Paolo e il prodigio della colonna ardente, in origine collocato nella Cappella del Santo nell’antica Cattedrale.
«Celebriamo la Giornata internazionale dei Musei ICOM – afferma Lucia Lojacono, direttore del museo – il tema di quest’anno è “Musei, sostenibilità e benessere”. Gli eventi in programma oggi sono intanto il restauro del dipinto settecentesco. Il dipinto fino ad oggi è stato esposto nella sala parrocchiale della Cattedrale, da oggi parte il cantiere di restauro e in forma permanente rimarrà nel museo».
Come spiega il restauratore Giuseppe Mantella: «Ancora una volta grazie alla possibilità della direttrice Lucia Lojacono, c’è la possibilità di restaurare un altro importante dipinto che racconta la storia di questo luogo ed è un dipinto identitario come la colonna ardente con San Paolo. Ancora una volta abbiamo voluto scegliere un cantiere aperto per fare in modo che il restauro dell’opera possa essere momento di conoscenza e di comunità, di condivisione con un’opera così importante.
Abbiamo capito che c’è la possibilità di avvicinare le persone di Reggio, le scuole a un momento di identità perché la città è dedicata a San Paolo. E attraverso il dipinto vogliamo raccontare questo straordinario viaggio di San Paolo nel Mediterraneo, passa da malta dove Matteo Preti lo ricorda con una serie di dipinti straordinari nella cattedrale di Medina».
Nel pomeriggio sono iniziate sull’opera le indagini riflettografiche (ultravioletto, infrarosso, falso colore e spettrofotometria) utili a indirizzare le successive fasi d’intervento. Alle ore 19 il Museo ha ospitato il concerto per chitarra del maestro Francesco Ammendolia. Il restauro del settecentesco dipinto di San Paolo, possibile grazie al contributo 8xmille alla Chiesa Cattolica, proseguirà nei prossimi mesi all’interno del Museo diocesano in forma di cantiere didattico aperto alle visite.