giovedì,Aprile 18 2024

Ponte sullo Stretto, per il professor Cacciari è «pura follia, solo propaganda per Salvini»

Il filosofo è stato premiato a Reggio dall’Anassilaos e a margine di una vera lezione sulla filosofia dell’assurdo ha commentato la mega opera

Ponte sullo Stretto, per il professor Cacciari è «pura follia, solo propaganda per Salvini»

«Credo che il ponte sullo Stretto sia una follia. E voi calabresi dovreste saperlo molto meglio di me. Credo che vi rendiate conto per primi della situazione in cui vive la Calabria. Una terra in cui non c’è una linea ferroviaria che colleghi Taranto a Reggio lungo lo Ionio. In Sicilia non c’è e ì una ferrovia che funzioni».

Il ponte 

Il professor Massimo Cacciari è arrivato a Reggio Calabria per parlare del pensiero filosofico di Giuseppe Rensi. Ma l’attuale scenario politico e la posizione sulla mega opera ha preso la scena. E sulle scelte della Governo non ci sono dubbi. «Non so come altro definirlo il ponte se non pura follia. Propaganda, non so se Salvini tira fuori la storia del ponte perché ha qualche appoggio qui ma chi ha intelligenza può capire che stupidaggine è».

La filosofia di Rensi 

La politica ha poi lasciato spazio alla filosofia e i reggini hanno ascoltato una vera e propria lezione sulla filosofia dell’assurdo. «Si parla di un filosofo controcorrente. In una posizione rigorosamente critica in epoca in cui mantenere una posizione critica costava. Nel regime fascista si ricorda questa figura di un intellettuale molto importante. Un intellettuale europeo che seppe coniugare impegno scientifico filosofico, etico e civile».

Pensiero critico e giovani

Una lezione viva, imperdibile, sullo scetticismo eroico di Giuseppe Rensi. La buona filosofia, i grandi maestri, l’impegno politico disinteressato e sgombro dalle ombre egoistiche, affascinano e interessano il popolo reggino. «È una buona notizia per tutti, un ottimo viatico per un futuro tutto da costruire». Ha detto Enzo Musolino responsabile del centro studi “Aldo Capitini” dell’Anassilaos. 

«Non c’è nessun fascismo più – ha chiarito Cacciari – c’è sempre il problema di avere la capacità di mantenere un pensiero critico qualsiasi sia la situazione storica. Ma non è che ci siano fascisti in giro. Non c’è più alcun pericolo di quel tipo. Ci sono pericoli per la nostra democrazia che vengono da soggetti diversi, da situazioni diverse, dalla situazione economico finanziaria internazionale che può ridurre la partecipazione civile che sta che sta determinando uno svuotamento delle assemblee legislative».

E guardando ai giovani il professor Cacciari richiama alla responsabilità i docenti che «dovranno avere la capacità di interessarli a filosofi come Giuseppe Rensi». 

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