Reggio, l’Ordine dei Medici e il “Vinci” alleati per il corso di “Biologia con curvatura biomedica”
Un nuova disciplina che aiuta tutti gli studenti che abbiano intenzione, alla fine del percorso liceale, di orientarsi per l’iscrizione ad una facoltà scientifica
Che si tratti di un modello didattico davvero unico, quello realizzato dall’Ordine dei medici della provincia di Reggio assieme al Liceo scientifico reggino “Leonardo da Vinci”, è ormai un fatto acclarato dal momento che, arrivato al sesto anno d’attività, il corso di “Biologia con curvatura biomedica” è stato adottato, fino adesso, da ben duecentosette licei italiani e con il coinvolgimento di oltre un centinaio di Ordini dei medici sparsi in tutt’Italia.
Si tratta, infatti, dell’introduzione di una nuova disciplina che aiuta tutti gli studenti che abbiano intenzione, alla fine del percorso liceale, di orientarsi per l’iscrizione ad una facoltà scientifica e di acquisire un bagaglio di informazioni utile a passare i test d’entrata alle diverse facoltà scientifiche universitarie.
Ed all’incontro teorico-pratico svoltosi l’altro ieri nell’auditorium dell’Ordine dei medici di Reggio erano davvero tanti gli studenti, provenienti dai licei di Locri, Cittanova, Palmi e Reggio Calabria, ad assistere ai diversi interventi di medici, esperti e professionisti del settore.
«Si tratta del sesto anno di un corso nato per preparare questi ragazzi ad entrare nelle facoltà scientifiche come quelle di Medicina, Farmacia, Odontoiatria ed altro – spiega il dottore Domenico Tromba, consigliere dell’Ordine, coordinatore commissione rapporti Scuola/Università e referente nazionale di tutti i medici italiani del Corso Biologia con curvatura biomedica – un corso che ci ha dato e continua a
darci grandi soddisfazioni perché circa il novanta per cento di questi ragazzi riescono poi a superare i test di Medicina. Si tratta, quindi, di un corso che aiuta i ragazzi a prepararsi ai test, alle domande che andranno ad affrontare ma è, in particolare, un test di orientamento, per capire se i ragazzi sono portati o meno per gli studi di Medicina. Ovviamente – chiarisce il dottore Domenico Tromba – al corso partecipano
quei ragazzi che hanno interesse ad iscriversi ad un corso di laurea scientifico- sanitario. Ripeto, il corso è nato come orientamento, per dare un indirizzo a questi ragazzi ma abbiamo poi visto che da la possibilità di superare i test per entrare nelle università. Si tratta di un corso nazionale, le lezioni sono uguali in tutti i licei coinvolti. E la finalità dello stesso corso è la nascita del liceo Biomedico, un liceo
indirizzato soltanto per quei soggetti che vogliono frequentare le facoltà scientifiche.
La proposta è passata sia alla Camera che al Senato ma, complice la pandemia ed il cambio di alcuni governi, è rimasta ancora bloccata. Resta il nostro grande orgoglio – conclude il dottore Tromba – di aver fatto nascere questo corso a Reggio Calabria grazie alla collaborazione dell’Ordine dei medici e il liceo scientifico Leonardo da Vinci, oltre alla grande intesa tra la professoressa Giuseppina Princi, già dirigente dello stesso Istituto e adesso vicepresidente della Regione Calabria e lo stesso Consiglio dell’Ordine, dando quindi lustro alla nostra terra, alla nostra città».
Anche per il presidente dell’Ordine dei medici, dottore Pasquale Veneziano, è importante che il Corso sia istituzionalizzato il più presto possibile. «Speriamo che tutto questo possa avvenire in breve tempo grazie anche all’importante apporto della Vicepresidente della Regione Calabria, professoressa Giuseppina Princi, e di poter avere una conferma a livello ministeriale della validità di questo Corso in modo che lo stesso si possa tradurre nell’istituzione di un Liceo a indirizzo biomedico. Quella
di oggi è la parte pratica più innovativa ed importante di questo percorso attraverso il quale i ragazzi apprenderanno delle tecniche di assistenza, sia pure senza pazienti ma con simulatori».
Per il dottore Domenico Minniti, direttore UOC Suem 118 Asp di Reggio Calabria, Si tratta di una eccellenza reggina che ha preso piede, attraverso il Ministero, in tutto il Paese. «A tal proposito ho registrato dei feedback grazie a dei colleghi che lavorano a Bergamo i quali hanno affermato che loro svolgono le lezioni di Biomedicina con le diapositive e le presentazioni che vengono preparate dai noi
medici di Reggio. E questo è motivo di orgoglio per il Liceo Scientifico di Reggio ma anche per l’Ordine dei medici. Gli stessi ragazzi sono entusiasti, la scelta è volontaria, si tratta di un percorso che loro decidono di fare per saggiare le loro capacità e le proprie aspettative. E tutto questo serve loro per capire se intraprendere o meno la professione del medico”.
«Come ogni anno svolgiamo delle attività laboratoriali – aggiunge la professoressa Francesca Torretta, docente del Liceo Scientifico L. Da Vinci e referente dello stesso Corso – e quello di oggi rappresenta un incontro teorico-pratico attraverso il quale i ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con varie figure professionali nel campo della Medicina. Ovviamente questo serve soprattutto ai ragazzi per orientarsi.
Solitamente invitiamo il pediatra, oculista, cardiologo, tante figure professionali in modo tale che loro possano farsi un’idea del mondo sfaccettato dei vari ambiti della Medicina. I ragazzi – sottolinea la professoressa Torretta – partecipano volontariamente al corso, possono anche abbandonarlo nel corso degli anni se ritengono di essersi orientati magari anche negativamente. E questo è molto importante perché risparmiamo loro soprattutto di compiere scelte sbagliate e di impiegare risorse economiche ed intellettuali e magari poi scoprire che non hanno inclinazioni particolari nell’ambito medico. In ogni caso si tratta di un successo».
Infine, per la professoressa Maria Grazia Martino, referente del Liceo Scientifico
“Guerrisi” di Cittanova «i ragazzi sono molto entusiasti, quest’anno sono stati tutti
presenti frequentando tutte le lezioni, contenti di far parte di questo progetto. E
questo è un fatto estremamente positivo».
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