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Convegno musicale su Pasquale Benintende all’Arena Neri di Catona: un viaggio tra musica e cultura

Tra musica sacra e profana, un omaggio al compositore reggino che ha saputo fondere il folklore calabrese con l'arte musicale, incantando il pubblico con una performance coinvolgente e ricca di emozioni

Convegno musicale su Pasquale Benintende all’Arena Neri di Catona: un viaggio tra musica e cultura

La scorsa sera, sabato 31 agosto, presso una delle location più suggestive della città, l’Arena Neri di Catona, si è svolto un convegno musicale dedicato alla figura del Maestro Pasquale Benintende. La serata è iniziata con l’intervento della professoressa Francesca Neri che, con dovizia di particolari, ha restituito un’immagine della società di allora, immersa in una vita caratterizzata non solo dai vari stravolgimenti politici, come il regicidio, la Grande Guerra, i moti politici, lo sbarco del nuovo Re e il terremoto del 1908, ma anche da un fermento culturale straordinario.

Si è poi proseguito con l’intervento del Maestro Professor Alessandro Bagnato che, attraverso esempi al pianoforte e accompagnato dalla Piccola Orchestra Reggina, ha dato prova di una preparazione unica e di una conoscenza della materia musicale approfondita e colta. I numerosi esempi e le parti analitiche, affidate al racconto musicale degli eventi che si susseguivano sulle meravigliose pagine delle opere del Maestro Benintende, hanno catturato l’attenzione del pubblico presente, rendendolo partecipe e attento alla performance.

Il M° Bagnato ha voluto restituire un’immagine a 360° di Benintende, parlando della vasta produzione di quest’ultimo, che spazia dal sacro al profano attraverso diverse forme e generi musicali. Benintende, infatti, ha tracciato dei ritratti della cultura del suo tempo, affrontando anche il difficile compito di trasferire il folklore calabrese nell’arte musicale. Molti sono stati i momenti in cui il M° Bagnato ha raccontato le mille sfaccettature di un compositore diviso tra «cielo e terra», i cui alti ideali morali erano tradotti in regole di vita quotidiana.

La serata ha visto la partecipazione della Corale Polifonica Mater Dei, diretta dalle Maestre Maria Flavia Bellantone e Caterina Zeffiro, e del musicista Mario Latella, che da diversi anni collabora con questa compagine musicale per la diffusione della musica tradizionale, anche attraverso l’impiego degli strumenti folkloristici nella musica temperata. Il tutto è stato sapientemente diretto dall’eclettico M° Claudio Bagnato, che ha curato l’aspetto registico con contenuti video che hanno fatto da collante e accompagnato i diversi momenti in cui gli artisti si sono esibiti.

Il soprano Ilenia Morabito e il tenore Domenico Paviglianiti hanno regalato al pubblico alti momenti di liricità, riproponendo quelle pagine musicali che sono state cavalli di battaglia di molti interpreti del tempo, come il tenore Ponz de Leon. Insomma, una serata firmata Polis Cultura che conclude le sue 39 stagioni all’insegna della (RI)-scoperta di un altro figlio reggino, il cui animo sensibile si è forgiato nella bellezza della nostra terra, piena di contraddizioni ma senz’altro ricca di cultura, che in diverse occasioni ha superato i limiti regionali per imporsi su quelli nazionali, come dimostrato dall’opera di Pasquale Benintende.

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