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Dieci anni di “Corde Libere”: l’orchestra che unisce giovani talenti e valorizza la Calabria nel mondo

Un progetto che unisce passione per la musica e crescita culturale, puntando a nuovi traguardi internazionali con l'interessamento della Commissione Cultura dell'Unione Europea

Dieci anni di “Corde Libere”: l’orchestra che unisce giovani talenti e valorizza la Calabria nel mondo

Liberi di suonare, liberi di esprimersi, di essere: di vivere appieno la propria passione. Reggio Calabria ha celebrato il decennale di “Corde Libere”, l’orchestra giovanile che, sotto la guida del maestro Alessandro Calcaramo, è diventata simbolo di talento, cultura e passione. Una passione salvifica che da a tanti giovani un’opportunità per la vita. Gremito l’auditorium “Zanotti Bianco”, che ha ospitato un evento emozionante ed ha coinvolto le istituzioni, la comunità locale e soprattutto i giovani musicisti, protagonisti di un progetto che va oltre la musica.

La forza dell’amicizia e della passione

«La nostra ricetta è semplice ma potente: unione e amicizia», spiega il maestro Calcaramo, visibilmente emozionato. «Al di là delle prove e degli spettacoli, quello che ci unisce sono valori sani e un sincero rispetto reciproco. È questo che rende il nostro gruppo una vera famiglia».

Quella che è nata come un’associazione per promuovere la musica tradizionale calabrese è diventata, in dieci anni, un punto di riferimento per giovani talenti. Corde Libere non è solo un’orchestra, ma un luogo in cui la musica diventa linguaggio universale e strumento di crescita personale. «Abbiamo scoperto talenti straordinari», continua Calcaramo, «e li abbiamo accompagnati a esprimersi, dimostrando che Reggio Calabria è una terra ricca di eccellenze».

Giusi Princi: portare la Calabria virtuosa in Europa

Alla serata ha partecipato l’eurodeputata Giusi Princi, che ha sottolineato con forza il valore strategico di “Corde Libere” come esempio di rinascita culturale per l’intero territorio. «Questi giovani musicisti rappresentano il volto migliore della Calabria: una Calabria sana e virtuosa che sa farsi portavoce di cultura e tradizione», ha dichiarato Princi.

L’eurodeputata ha annunciato un importante impegno personale e istituzionale: «Sono in Commissione Cultura dell’Unione Europea e mi impegno a portare all’attenzione delle istituzioni europee questa eccellenza. Voglio che l’Europa conosca questa Calabria, quella vera, che attraverso la musica racconta una storia di rinascita e speranza».

Princi ha evidenziato come “Corde Libere” non sia solo un progetto artistico, ma anche sociale: «Attraverso questi giovani e il loro straordinario maestro Alessandro Calcaramo, la Calabria dimostra che può investire su se stessa e sul proprio futuro. Sostenere queste realtà è una missione strategica per valorizzare la nostra terra e le sue eccellenze».

La deputata ha poi invitato la Commissione Europea a visitare la Calabria per conoscere da vicino la realtà dell’orchestra. «Questa è un’occasione per far vedere che la Calabria non è solo ciò che spesso viene rappresentato in modo negativo. È una terra ricca di potenzialità e di risorse straordinarie, come questi giovani musicisti che ci insegnano a sognare in grande».

Un progetto di rinascita e valorizzazione culturale

L’intervento di Giusi Princi si è inserito in un quadro più ampio, dove l’orchestra è riconosciuta come un motore di crescita per l’intera comunità. Anche il sindaco Giuseppe Falcomatà ha elogiato l’impegno dell’orchestra nel coinvolgere e formare i giovani. «Corde Libere dimostra che, anche attraverso la musica, possiamo salvare i ragazzi da devianze o fragilità», ha detto. «Questa associazione rappresenta una scelta alternativa, un’opportunità per crescere non solo come musicisti, ma anche come cittadini consapevoli e responsabili».

Una famiglia per giovani talenti

Tra i protagonisti della serata, la giovane musicista Rita Di Grande, mandolinista di soli 15 anni, ha descritto “Corde Libere” come «una seconda famiglia». «Questo gruppo ci dà un senso di casa, un luogo in cui crescere e sognare insieme. Per me, il futuro sarà sempre accanto a loro», ha raccontato con emozione.

Anche Demetrio Mannino dell’Associazione Culturale Publitema ha espresso entusiasmo per il progetto: «In “Corde Libere” ho visto un enorme talento e un’energia contagiosa. L’obiettivo è ora quello di portare questo messaggio oltre i confini italiani. A maggio presenteremo il loro primo album al Teatro Cilea, un passo importante per far conoscere questa eccellenza a un pubblico più vasto».

Dieci anni di successi e un futuro ambizioso

L’evento ha ripercorso la storia del gruppo, dalle prime esibizioni locali fino ai traguardi più recenti, con l’anteprima di un brano inedito tratto dal nuovo album. Ma il futuro di “Corde Libere” guarda ancora più lontano: portare la musica calabrese sulle scene internazionali e continuare a formare nuove generazioni di artisti.

Giusi Princi ha ribadito l’importanza di pensare in grande: «Questo progetto merita di essere conosciuto ben oltre i confini regionali. Investire nei giovani e nella cultura è il miglior modo per dare un futuro alla nostra Calabria».

«Questi dieci anni – conclude Calcaramo – sono stati solo l’inizio. Ogni nota suonata dai ragazzi racconta una storia di speranza, crescita e amore per la musica. Continueremo a lavorare con la stessa passione per far sì che “Corde Libere” resti un esempio di eccellenza per la Calabria e per il mondo intero».

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