martedì,Aprile 22 2025

Dal bullismo alla rinascita attraverso la scrittura. La storia del gioiese Antonio Di Bianco: «Oltre i pregiudizi»

L'autore della raccolta di poesie "Guardami con nuovi occhi", in seguito a episodi dolorosi subiti già in periodo scolastico, offre nuove prospettive per superare le avversità. «La violenza lascia cicatrici profonde, ma non definisce chi siamo»

Dal bullismo alla rinascita attraverso la scrittura. La storia del gioiese Antonio Di Bianco: «Oltre i pregiudizi»

Alcune volte, scrivere è una cura, uno sfogo, e quel foglio bianco rappresenta un amico che ascolta senza giudicarti. Lo sa bene il trentunenne gioiese Antonio Di Bianco, che grazie alla scrittura è riuscito a risollevarsi dagli episodi di bullismo subiti da giovanissimo. L’autore della raccolta di poesie “Guardami con nuovi occhi”, attingendo alla propria esperienza personale, inclusi i dolorosi comportamenti indesiderati iniziati durante il periodo scolastico, offre al lettore una prospettiva inedita per superare le avversità. Un’opera di sensibilizzazione, un invito a guardare oltre le apparenze e i pregiudizi per scoprire la bellezza dell’anima in tutte le sue sfaccettature. 

«I primi episodi si sono verificati già alle scuole elementari, diventate un luogo di frustrazione e ansia – racconta Antonio-. E si sono protratti fino al Liceo. Dopo quel dolore, ho trovato un rifugio nella scrittura. Uno spazio sicuro, dove essere me stesso senza paura di essere giudicato. Scrivere mi ha permesso di dare un senso a ciò che ho vissuto, trovare la forza di andare avanti e credere che, nonostante tutto, c’è ancora bellezza nel mondo. Oggi sono guarito, mi accetto, mi voglio bene e so di essere forte. Ho studiato, viaggiato tanto, e ho trovato amici e famiglie pronti ad accogliermi a braccia aperte. Sono convinto che la gentilezza debba essere la norma. Denunciare queste vicende non è semplice, ma sento che condividere il mio percorso sia fondamentale per aiutare chi si trovi nelle stesse condizioni. La violenza, che sia fisica o digitale, lascia cicatrici profonde, ma non definisce chi siamo. Spesso la gente vede le etichette e non noi. Il bullismo e il cyberbullismo possono spezzare, ma non distruggere. Io ne sono uscito e voglio dare agli altri gli strumenti per farlo. Ogni ferita può trasformarsi in forza, ogni lacrima in speranza».

Il libro di Antonio Di Bianco sarà presentato nelle città di Torino e Pescara nel mese di maggio, offrendo al pubblico l’opportunità di conoscere da vicino l’autore e la sua poetica.

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