venerdì,Aprile 19 2024

“Rinascita Scott”, i giovani imprenditori reggini grati per l’opera di liberazione della Calabria

Il gruppo di Confindustria evidenzia come «il quadro emerso da questa inchiesta, al di là dei risvolti penali, segnala gravi ipotesi di cointeressenza tra ambienti criminali e classe dirigente»

“Rinascita Scott”, i giovani imprenditori reggini grati per l’opera di liberazione della Calabria

«Nella battaglia contro la criminalità organizzata non possono esserci tentennamenti di sorta: o si sta dalla parte della legalità, oppure si  finisce per ingrossare le fila di quanti, con comportamenti anche  semplicemente omissivi, fanno il gioco di chi vuole impedire lo sviluppo della Calabria».

È quanto afferma il direttivo del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Reggio Calabria, guidato dal presidente Umberto Barreca. Il GGI commenta così l’esito dell’indagine “Rinascita – Scott” condotta dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro: «Esprimiamo sentita gratitudine al procuratore Nicola Gratteri e all’intero corpo della magistratura che, nella nostra regione, sta operando con coraggio per liberare la Calabria dal giogo mafioso. Ma soprattutto – aggiunge il direttivo del GGI reggino – siamo grati per il messaggio di speranza che è stato lanciato a tutti i cittadini e che  riteniamo sia indirizzato principalmente ai giovani calabresi, a quanti non intendono emigrare ma vogliono combattere per lo sviluppo economico sano e per affermare la legalità, in una terra nella quale c’è bisogno 
di rivendicare diritti e non chiedere favori
».

«L’indagine farà il suo corso – prosegue il direttivo dei Giovani imprenditori reggini – con le garanzie che lo Stato di diritto appresta  a tutti gli indagati, ma certamente il quadro emerso da questa inchiesta, al di là dei risvolti penali, segnala gravi ipotesi di cointeressenza tra ambienti criminali e classe dirigente. Riteniamo che, dinanzi a questo spaccato, sia necessaria una rivoluzione che abbia le sue bandiere nel rispetto della legge, nell’etica del lavoro e, senza pregiudizi di sorta, nella pulizia morale che i giovani impegnati a tutti i livelli nella vita pubblica devono pretendere».

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