venerdì,Marzo 29 2024

Aeroporto dello Stretto, le proposte del Comitato al vertice romano

Consegnato un dossier al ministro De Micheli con l'obiettivo di velocizzare le procedure per ottenere i finanziamenti

Aeroporto dello Stretto, le proposte del Comitato al vertice romano

Presso il Dicastero delle Infrastrutture e Trasporti, si è svolto il tavolo partecipato pubblico-privato, al fine di analizzare e valutare l’approvazione di un documento programmatico contenente proposte normative ed amministrative idonee a superare le criticità comuni e quelle specifiche sulla gestione degli aeroporti di interesse nazionale, posizionati in aree decentrate del Sud Italia.

Al tavolo erano presenti per il Comitato pro aeroporto dello Stretto – sezione del MITI UdS, il presidente Fabio Putortì ed Elisabetta Praticò. Dopo l’esposizione del quadro generale sulle criticità che oggi pesano sui territori rappresentati dai comitati presenti al tavolo, sono state evidenziate le proposte comuni tese a rendere efficiente la gestione delle infrastrutture aeroportuali, a migliorare il servizio di trasporto e a creare i presupposti per la crescita economica delle aree geografiche interessate. In particolare si è chiesto un intervento normativo e amministrativo sui seguenti punti: la previsione dell’obbligo per i gestori delle infrastrutture aeroportuali di provvedere alla pubblicazione degli atti programmatici con indicatori e obiettivi di risultato ben definiti, pena la previsione di sanzioni progressive e commisurate alla gravità degli inadempimenti. Obbligo di svolgimento della Conferenza dei servizi necessaria all’attuazione della continuità territoriale riconosciuta dalle norme europee e nazionali, pena la previsione di sanzioni in capo agli organi istituzionali preposti ed ai gestori inadempienti.

«Come rappresentanti del Comitato pro aeroporto dello Stretto – si legge in una nota – abbiamo provveduto a chiarire la necessità di un obbligo normativo esplicito affinché venga pubblicato il piano industriale poiché è condizione imprescindibile per ogni intervento pubblico o privato. Abbiamo sottolineato che tale obbligo dovrà essere accompagnato dalla previsione di sanzioni progressive (cambio vertici dirigenziali fino a revoca della concessione) in caso di inadempimento e di colpevoli inefficienze gestionali. Dopo aver chiarito le cause che hanno portato alla drastica riduzione del traffico passeggeri nonostante la presenza di un ampio bacino d’utenza, abbiamo chiesto, contestualmente al conseguimento del requisito illustrato nel primo punto, il riconoscimento della rilevanza strategica per l’aeroporto dello Stretto. Inoltre – prosegue il comunicato – abbiamo chiesto l’applicazione per la Regione Calabria, e in particolare per l’Aeroporto dello Stretto, della normativa sulle tariffe sociali, come del resto previsto nella Legge di Bilancio 2020 per la Regione Sicilia. Questo, al fine di abbattere i costi per gli utenti costretti a viaggiare per motivi di studio, per i disabili e per coloro che, con redditi bassi, viaggiano per motivi di salute e lavoro.

Un altro importante punto trattato è stata la questione sui 25 milioni di euro stanziati per la ristrutturazione e messa in sicurezza dell’aeroporto dello Stretto.

«Si è evidenziato – informa il comitato – che nei criteri di efficienza gestionale  rientra anche il corretto utilizzo dei finanziamenti e degli investimenti. Corretto utilizzo che non si realizza certo con spese per lavori sovrastimati oppure con il restyling di una struttura che continuerà ad esser operativamente inefficiente perché non connessa con il collegamento ferroviario, marittimo e stradale. A tal riguardo, è stata sottoposta all’attenzione dei presenti una relazione tecnica con idea progettuale, anche in termini di costi e ricavi, elaborata dal Gruppo di studio grafico e progettazione, Falduto Zera, che evidenzia come un nuovo terminal con piazzale aeromobili lato ferrovia e collegato con le altre vie con criteri intermodali, otterrebbe una maggiore capacità di traffico, la presenza di aree destinate al potenziamento commerciale e lo sviluppo di un indotto economico, oggi quasi inesistente».     

Esposti tutti gli interventi, i rappresentanti del Dicastero, su richiesta dei presenti, hanno svolto una preliminare valutazione delle proposte. Inoltre si è ottenuta la disponibilità a considerare i comitati presenti e le rispettive istanze come parte integrante delle fasi di consultazione per la rimodulazione del Piano Nazionale Aeroporti.

Dopo aver preso in consegna i dossier dei singoli Comitati con la relativa istruttoria, gli incaricati ministeriali hanno confermato la volontà e l’obiettivo di velocizzare le attività procedimentali per l’attuazione delle misure sulla continuità territoriale e sui finanziamenti previsti per lo sviluppo delle infrastrutture.

«Infine – conclude la nota – con l’obiettivo di ricevere delle risposte puntuali sulla realizzazione delle proposte avanzate, abbiamo ottenuto l’impegno di un tavolo di aggiornamento entro un termine di 30 giorni, con la presenza del Ministro, consentendo pertanto le necessarie valutazioni tecniche ed economiche agli uffici preposti».

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