venerdì,Marzo 29 2024

Coronavirus, buoni spesa per chi non può comprare generi di prima necessità. Ecco cosa prevede il decreto Conte del 28 marzo

Il premier annuncia lo stanziamento di 400 milioni di euro, oltre all'anticipo di 4,3 miliardi ai Comuni che gestiranno l'emergenza alimenatre. Presto soldi in tasca anche a chi ha diritto alla Cig e agli autonomi

Coronavirus, buoni spesa per chi non può comprare generi di prima necessità. Ecco cosa prevede il decreto Conte del 28 marzo

È un importo di 4,3 miliardi di euro la somma che il Governo trasferirà ai Comuni in breve tempo, anticipando il fondo di solidarietà comunale. A ciò si aggiungono 400 milioni destinati a buoni per fare la spesa per le persone più bisognose. Saranno quindi i sindaci a gestire l’emergenza di chi si trova in estrema difficoltà anche con i generi di prima necessità.

«Si allarga la ferita per le diecimila vittime in Italia», ha detto Conte in apertura di conferenza. E ha aggiunto: «C’è un altro dato che ci incoraggia: oggi 1734 guariti che è il numero più alto. Ci confronteremo con i nostri esperti ad inizio settimana e confidiamo che ci portino delle buone notizie. Noi saremo vigili e attenti per adeguare le nostre valutazioni».

Poi si arriva alla misura concreta: «Oggi vogliamo dare segno di una presenza concreta dello Stato. Vorrei dire ai cittadini in difficoltà che non stiamo girando il volto dall’altra parte. Ci sono tante persone che soffrono, anche a livello psicologico. Non eravamo abituati a stare in casa. Ma ci sono anche difficoltà economiche per generi alimentari e prodotti farmaceutici. Con il ministro Gualtieri e altri ministri abbiamo lavorato per varare un provvedimento di grande impatto. Coinvolgiamo i sindaci che sono le nostre sentinelle e le prime antenne. Ci affidiamo a loro. Ho appena firmato un Dpcm che dispone la somma di 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà comunale, un anticipo del 66% che giriamo ai comuni rispetto a maggio.

Al di là di questo, la cosa importante che riguarda i cittadini che ci ascoltano: con una ordinanza della Prociv noi aggiungiamo al fondo 400 milioni, ulteriore anticipo che destiniamo ai comuni con il vincolo di utilizzare questi soldi per le persone che non hanno soldi per fare la spesa. Nasceranno dei buoni spesa, possibilità di erogare generi di prima necessità, anche grazie alla catena del volontariato del terzo settore. Già da inizio settimana prossima confidiamo che i sindaci siano in condizione di erogare concretamente questi buoni spesa o consegnare generi di prima necessità alle persone bisognose. Non vogliamo lasciare nessuno da solo».

«Siamo tutti sulla stessa barca – prosegue Conte – stiamo vivendo i medesimi sacrifici e aiutare chi è in difficoltà. Abbiamo anche previsto misure rafforzate per favorire le donazioni da parte di produttori, distributori. Non vogliamo tassare la solidarietà. Faccio un appello alla grande distribuzione affinché possano aggiungere un 5 o 10% a chi acquista con questi buoni spesa.

Stiamo lavorando intensamente perché con la ministra Catalfo che ringrazio e gli uffici dell’Inps, perché abbiamo varato alcune misure ed è importante che tali misure possano portare subito denaro nelle tasche delle imprese e dei cittadini. Non è semplice perché parliamo di sedici misure diverse e una platea di 11 milioni di persone. Stiamo facendo di tutto affinché i tempi della burocrazia siano azzerati. Gli uffici dell’Inps stanno lavorando alacremente. Vogliamo mettere tutti coloro che hanno diritto alla cassa integrazione a poter beneficare delle somme nel più breve tempo possibile, entro il 15 aprile, se possibile anche prima. Ciò vale anche per i vari bonus da 600 euro a beneficio dei professionisti».

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