martedì,Aprile 23 2024

Coronavirus a Reggio Calabria, nasce la Consulta nazionale per il reddito di quarantena

Una voce unitaria per dare risposte certe alle tante richieste di aiuto di cittadini italiani che versano in condizioni di estrema necessità

Coronavirus a Reggio Calabria, nasce la Consulta nazionale per il reddito di quarantena

Nasce la consulta nazionale per il reddito di quarantena, formata da tredici associazioni, per Reggio Calabria il Presidente nazionale Enov Salvatore d’Amico. Quest’ultimo cofondatore di Libera Reggio Calabria quale imprenditore antiracket. Tra le altre il Codacons Udine , con l’avv. Mauro Chirizzi, il Presidente di Spazio Solidale Antonino Martino, l’Aniep con il vice Presidente Nazionale Andrea Silvestrini, Codacons fvg avv. Vitto Claut.

È una consulta costituita da associazioni di carattere trasversale e di tutta Italia si parte dal Friuli e si finisce il Calabria proprio per rappresentare l’importanza dei temi trattati e l’unità di intenti. «La consulta nazionale per il reddito di quarantena ha come obbiettivo quello di fare pressione sulle istituzioni nazionali, locali ed Europee, affinché venga riconosciuto un reddito minimo in questa fase di emergenza a coloro che sono scoperti dal decreto Cura Italia».

Difatti sebbene il Governo abbia stanziato dei fondi questi non sono sufficienti a coprire le istanze dei cittadini che dal nord al sud di Italia rischiano di non avere a fine mese somme per mangiare dovendo arrabattare per pagare fitti, bollette e alimenti per la spesa, posto la chiusura di tutte le attività. Tra l’altro vi è una grossa platea di soggetti per i quali non è stato previsto alcun sostegno economico, i disoccupati, i precari, i lavoratori a nero non per scelta, sono totalmente dimenticati dalle nostre istituzioni. Tra le varie proposte, inoltre la consulta nazionale chiede l’istituzione di un fondo di solidarietà, affinché bollette, affitti ed altre spese vive siano pagate ovvero lo storno delle stesse.

È una voce unitaria per dare risposte certe alle tante richieste di aiuto di cittadini italiani che versano in condizioni di estrema necessità. La Consulta nazionale per il reddito di quarantena è punto d’incontro tra le tante associazioni, comitati e singoli cittadini finalizzata alla realizzazione del Reddito di Quarantena e fondo di solidarietà.

Coronavirus e Consulta per il reddito di quarantena, le finalità

Le richieste della consulta si basano, come si evince dalla nota di presentazione, sul “principio di necessità” che informa in generale dell’ordinamento giuridico e che presiede all’adozione temporanea di tutte le misure straordinarie da parte delle Autorità al fine di risolvere un gravissimo problema sociale.

Proprio dall’emergenza coronavirus è partita un’altra grande crisi e il riferimento è a quella «economica e di liquidità per molti strati sociali e categorie di lavoro che, stante l’obbligo di chiusura delle attività lavorative unitamente all’obbligo di stare in casa vivono un grave disagio socio economico». La Consulta, tra le associazioni per il reddito di quarantena, ha chiesto agli enti locali, come anche al governo centrale ed alla governance europea di voler riconoscere il principio di insolvenza incolpevole per tutte quelle fasce sociali colpite dalla emergenza corona virus per tramite dell’adozione del reddito di quarantena e il fondo di solidarietà.

La determinazione del quantum

Secondo la Consulta, per la determinazione del reddito di quarantena è prioritario stabilire un quantum sociale ovvero, si legge «destinato a tutti, a far data dal giorno di inizio del decreto “io resto a casa” fino alla fine del periodo di emergenza». Tale somma «non può essere inferiore a 1000 euro per nucleo unifamiliare, fino a 2000 se famiglia con più di 2 figli; per essere più precisi le somme suindicate per il reddito di quarantena devono essere considerate dei pagamenti mensili fini alla durata dello stato di emergenza».

Si tratta di somme considerate “una tantum” e non deve essere richiesta la restituzione, né potranno essere computabili a compensazione tra dare e avere con cartelle agenzia delle entrate.
I fruitori del reddito di Quarantena dovranno essere coloro che obbligati a stare in casa non percepiscono reddito ovvero hanno una sospensione del reddito per mancato guadagno ( esercizi commerciali – bar- palestre – ecc..). Esclusi i pensionati e tutti quanti percepiscano comunque lo stipendio.

Il fondo sociale di solidarietà

Accanto al reddito di quarantena, soluzione generale, è necessaria l’istituzione di un fondo sociale di solidarietà al fine di intervenire nel sociale per aiutare alcune specifiche categorie di cittadini:

  • padri separati, con amnistia penale e civile per tutti coloro che, a causa del mancato guadagno ex COVID19 , non riescano a pagare il mantenimento per i propri figli minori – locatari incolpevolmente morosi con pagamento dei canoni di locazione per tutti quei contratti di locazione le cui mensilità impiegate vanno dal 23 febbraio 2020 fino alla data di fine della emergenza, con un periodo di beneficio del termine di inizio pagamento di almeno un trimestre;
  • condomini che non riescono a pagare le quote condominiali durante il su indicato periodo;

A questi si aggiungono utilità diffuse:

  • Pagamento contratti per tutti per la connessione dati internet ;
  • Annullamento di tutte le scadenze di pagamento per tasse o tributi con un margine di ripresa dei pagamenti non inferiore a 6 mesi dalla nuova scadenza scadenza di pagamento ;
  • rate mutui annullate con un margine di almeno 6 mesi dalla nuova scadenza di pagamento ;
  • moratoria su tutte le scadenze debitorie con sospensione dei termini per il compito della prescrizione, così anche per le azioni esecutive e sospensione dei termini per la costituzione in mora;
  • sospensione pagamento rette abbonamenti scuole o educandati;
  • rimborso per forza maggiore di tutti gli abbonamenti mai goduti (cinema, viaggi, musei, palestre)
  • indennità previste per associazioni o enti di promozione sociale o sportiva che hanno subito una interruzione delle proprie attività;
  • indennità per agenzie di spettacolo, enti fieristici, ristoratori ed esercenti di attività commerciali in genere obbligati a chiudere le proprie attività ;
    In ultimo nella azione solutoria del fondo di solidarietà:
  • pagamento del pagamento del bollo auto 2020
  • pagamento RC auto (23/02/2020 fino alla data di termine situazione emergenziale COVID-19)
  • pagamenti bollette luce e gas (23 Febbraio/fine termine emergenza)
  • pagamenti contratti telefonici ed accesso dati internet (ciò a favorire il lavoro da casa e lo studio)
  • congelamento delle costituzioni in mora e differimento di tutte le scadenze debitorie senza che gli stessi debiti ridotti solo alla sorte capitale ( senza che gli stessi possano produrre interessi né di mora
    né tantomeno legali)
  • ratifica di promozione di tutti gli studenti all’anno successivo organizzato nella didattica con una parte integrativa dell’anno superato per ratifica ;
  • sospensione di tutte le cartelle esattoriali ed azioni esecutive per debiti scadenti dal 23 Febbraio a data termine emergenza (anch’essi solo sorte capitale!)
  • Sospensione delle azioni esecutive con rimessa nei termini in favore dei debitori nei confronti delle Amministrazioni Condominiali;
  • Le Amministrazioni condominiali nella condizione di difficoltà di gestione dal 23 febbraio 2020 al momento in cui non cessa lo stato di emergenza nazionale COVID-19 possono richiedere un indennizzo

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