giovedì,Aprile 25 2024

Coronavirus, dall’Anci arriva il documento a supporto delle attività commerciali

Tra i sottoscrittori dell'accordo c’è anche Reggio Calabria, rappresentata dall’assessore alle attività produttive

Coronavirus, dall’Anci arriva il documento a supporto delle attività commerciali

di Francesco Bolognese – Il virus potrebbe colpire anche le saracinesche! Il rischio di alzarle e di li a poco richiuderle per motivi tutt’altro che sanitari è altissimo ed ha il sapore amaro della beffa. «Non basta il bonus partite Iva, bisogna aiutare i negozianti a pagare non solo le tasse, ma le bollette, l’affitto, i costi di sanificazione e le attrezzature di cui dovranno dotare i locali per rispettare le misure di distanziamento sociale».

È chiaro e diretto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nell’illustrare «il documento con le proposte per il supporto e il rilancio delle attività commerciali e artigianali, elaborato insieme a un foltissimo gruppo di assessori dei Comuni capoluogo di ogni parte d’Italia».

C’è anche la Città dei bronzi, rappresentata dall’assessore alle attività produttive, tra i sottoscrittori del documento nel quale spiccano, tra le altre cose, gli interventi da «mettere in campo nel breve periodo – quali – un ristoro completo ai Comuni delle mancate entrate da TOSAP/COSAP, IPT, TARI e tassa di soggiorno dovute alla chiusura forzata delle attività e, in generale, la messa a disposizione di risorse che possano consentire alle amministrazioni di attivare politiche di sostegno alle attività produttive quali, ad esempio, l’esonero completo dal pagamento delle stesse anche per la fase 2 e il supporto per il pagamento degli affitti; la riduzione/azzeramento dell’IMU per i locali commerciali, alberghieri ed extralberghieri di proprietà – con possibilità di ristoro per l’Ente con le risorse nazionali di cui sopra – da subordinare, nel caso di locali in affitto, ad una riduzione volontaria dei canoni da parte dei proprietari dei locali; contributi diretti per le spese di sanificazione dei locali commerciali; misure di supporto specifiche per gli operatori del commercio ambulante; defiscalizzazione, con aliquote IVA differenziate, per gli esercizi commerciali che si trovano in particolari zone a rischio desertificazione; attivare al più presto, tramite l’emanazione dello specifico decreto di riparto da parte del Ministro dell’Interno, i contributi per la riapertura e l’ampliamento degli esercizi commerciali previsti dall’art. 30-ter del DL 30 aprile 2019, n. 34 (Decreto crescita), ampliando contestualmente la dotazione del fondo per allargare la platea dei beneficiari anche ai Comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti».

Mentre tra le richieste «di intervento a gestione diretta dei Comuni – spicca – la concessione a titolo gratuito con ristoro all’Ente locale delle risorse non incassate tramite fondo nazionale specifico come indicato sopra – del titolo di occupazione del suolo pubblico per bar e ristoranti almeno nella stagione estiva, con contestuale ampliamento delle aree dove è possibile installare dehors, tavolini ecc. per garantire le regole di distanziamento sociale». La risposta giungerà a stretto giro.

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