venerdì,Aprile 19 2024

Coronavirus, ingegneri, architetti e geologi chiedono di accedere alla misura Riparti Calabria

I Presidenti di alcuni ordini calabresi scrivono una nota al Presidente Santelli ed all'Assessore Orsomarso invitandoli a predisporre un'iniziativa che aiuti a superare questo periodo di difficoltà

Coronavirus, ingegneri, architetti e geologi chiedono di accedere alla misura Riparti Calabria

I Presidenti degli ingegneri, architetti e geologi calabresi scrivono una nota al Presidente della Regione Calabria Jole Santelli ed all’Assessore al lavoro ed allo sviluppo economico Fausto Orsomarso per richiedere la possibilità, anche per i propri iscritti, di accedere alla misura Riparti Calabria o in alternativa invitandoli a predisporre un’iniziativa che aiuti i professionisti calabresi a superare questo periodo di difficoltà. Le firme sono della Federazione ordine ingegneri della Calabria (ing. Carmelo Gallo), Ordine degli architetti di Catanzaro (Presidente Giuseppe Macrì) Cosenza (Presidente Pasquale Costabile) Crotone (Presidente Danilo Arcuri) Reggio Calabria (Presidente Salvatore Vermiglio) Vibo Valentia (Presidente Nicola Donato) ordine regionale dei geologi della calabria (presidente Alfonso Aliperta.

«Nel plaudire alla misura Riparti Calabria, di cui alla Delibera n.30 del 1 aprile 2020, – si legge nella nota – in cui si prevede di destinare 120 mln di euro a fondo perduto a sostegno delle piccole e medie imprese, le cui attività sono state sospese ai sensi dei decreti governativi di contrasto alla pandemia COVID-19, segnaliamo l’impossibilità per i liberi professionisti di aderire all’iniziativa.

Gli ingegneri, gli architetti ed i geologi calabresi, che ci pregiamo di rappresentare, hanno infatti subito duramente le conseguenze della sospensione di molte attività lavorative connesse al proprio lavoro professionale, anche a causa della chiusura dei cantieri e degli uffici pubblici, oltre che per le consistenti limitazioni agli spostamenti imposte dal recente lockdown nazionale.

Ne è conseguito, in pratica, un azzeramento delle entrate, pur dovendo continuare a onorare gli impegni assunti, incluso il pagamento di utenze e affitti. Purtroppo, nemmeno l’indennità di 600 euro prevista dal decreto Cura Italia (D.L. 17 marzo 2020 n.18), percepita peraltro solo da una parte dei nostri iscritti, consente ai professionisti di far fronte alle necessità familiari e alle spese per lo svolgimento delle attività professionali.

Con la presente, chiediamo di voler estendere anche i professionisti calabresi, da noi rappresentati, la possibilità di accedere ai contributi a fondo perduto previsti dal Riparti Calabria, includendo a tal fine le attività professionali – fortemente limitate ma non formalmente sospese dai decreti governativi di lockdown. In subordine, chiediamo di provvedere con la massima urgenza alla predisposizione di analoghe azioni specifiche, a sostegno delle categorie professionali, per scongiurare ulteriori conseguenze devastanti sul tessuto economico e sociale della nostra regione».

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