giovedì,Marzo 28 2024

Saldi estivi 2020, i consigli del Comitato difesa consumatori

Con un mese di ritardo per l'emergenza Covid parte la stagione degli sconti che potrebbe presentare numerose insidie

Saldi estivi 2020, i consigli del Comitato difesa consumatori

Oggi con un mese di ritardo, partono i saldi estivi 2020 . Il ritardo dovuto alla pandemia del Covid-19 ha fatto slittare le date di inizio per la vendita dei  capi di abbigliamento e quant’altro che ovviamente inciderà sulla buona riuscita .L’appuntamento di quest’anno, ovviamente,  costringerà i consumatori al rispetto di ferree regole di   restrizione fisica ed economica  comunque, questo appuntamento rappresenta da sempre, l’occasione per fare  buoni affari ed acquisti .

Ma, non dimentichiamo che la stagione dei saldi ha delle regole ben precise , per affrontare gli sconti nel migliore dei modi  è forse  il caso di far conoscere le minimali regole  per non cadere in qualche “trappola”.

Le poche regole che disciplinano la vendita dei prodotti e delle merci messi in “saldo” che  Pietro Vitelli, responsale del Comitato Difesa Consumatori vuole rammentare  cosi come già preciso e puntale come tutti gli altri anni non si stanca di far conoscere ai consumatori  e   che,  “la prima cosa da fare – spiega – è confrontare il prezzo vecchio con quello ribassato e verificare che la percentuale di sconto applicata sia corretta”.

Il consumatore,  prosegue Vitelli dovrebbe avere l’accortezza anche controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrà chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo.

Il consumatore inoltre, deve ricordarsi sempre  di  conservare lo scontrino. Un’altra cosa importante è la prova del capo poiché il cambio è a discrezione del commerciante e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo.

«Evitiamo – continua Vitelli – di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione), per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa. Facciamo attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale come nella fattispecie indumenti estivi, la legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di “moda”, cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione».

Importante ricordarsi che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, bisogna farlo notare al negoziante e, in caso di problemi, può intervenire la polizia municipale.

La garanzia vale per 2 anni dall’acquisto, quindi attenzione agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese: fotocopiali per poterli esibire al momento opportuno. La garanzia va fatta valere entro 60 giorni dal momento in cui si scopre il difetto. Un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto ad accettarla sempre, anche in periodo di saldi, e a non aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta.

«Attenzione – conclude Pietro Vitelli – ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi. Infine, per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: fai una denuncia alla polizia municipale se questa regola non viene rispettata».

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