mercoledì,Aprile 24 2024

Bonus vacanze, l’Unc mette in guardia su possibili truffe

Il presidente regionale Saverio Cuoco mette in guardia sul rincaro prezzi e presente un esposto all'Antitrust

Bonus vacanze, l’Unc mette in guardia su possibili truffe

Superato il milione di bonus vacanze erogato, oltre 140 mila già spesi in alberghi, bed & breakfast e campeggi, sono i dati trionfalistici diffusi dal Ministero del Turismo.

Ma il rovescio della medaglia (stando alle numerose segnalazioni pervenute all’Unione Nazionale Consumatori Calabria), secondo quanto denuncia Saverio Cuoco, presidente regionale dell’associazione, consiste nelle numerose truffe messe in atto da diverse strutture alberghiere e villaggi turistici, che pur accettando il bonus-vacanze, hanno aumentato a dismisura i costi dei soggiorni, vanificando l’incentivo ministeriale.

L’agevolazione offre un contributo che può arrivare fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia, col precipuo scopo di incentivare il settore turistico e sostenere le famiglie in difficoltà.

Il bonus vacanze 2020 si rivolge ai nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 40mila euro ed è destinato al pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico-ricettive, agriturismi e bed&breakfast e spetta nella misura massima di 500 euro, per una famiglia di tre o più persone, di 300 euro per una famiglia di due persone e di 150 euro per un nucleo di una persona.

Il bonus vacanze è in vigore dal 1° luglio, e dopo nemmeno un mese dalla data di partenza già iniziano i problemi e i tentativi di aggirare la legalità.

Nato come opportunità destinata alle famiglie con Isee fino a 40.000 euro, come sostegno per qualche giorno di vacanza, e allo stesso tempo come incentivo al turismo presso strutture ricettive in Italia, fa registrare numerose segnalazioni di comportamenti scorretti.

Pur riconoscendo le difficoltà del settore turistico, prosegue Saverio Cuoco, riteniamo che sia inaccettabile approfittare così delle famiglie e dei turisti che utilizzano il bonus. La misura è stata pensata dal governo per permettere a coloro che sono in difficoltà di potersi godere qualche giorno di vacanza e di svago

Molte segnalazioni sono giunte all’Unione Nazionale Consumatori Calabria da strutture turistiche dislocate nelle cinque province della regione Calabria (in prevalenza cosentina), che hanno come oggetto il prezzo rialzato da parte delle strutture, che una volta appurato che l’utente vuole usare il bonus, rimodulano il preventivo al rialzo, senza contare che in linea generale, i prezzi sono anche aumentati rispetto allo scorso anno, a causa della pandemia e dei costi per la continua e necessaria sanificazione degli ambienti.

L’Unione Nazionale Consumatori ha presentato un esposto all’Antitrust a seguito delle numerose segnalazioni di consumatori impossibilitati ad utilizzare il bonus vacanze per via dell’imposizione di vari ostacoli per la sua fruizione, posti da diverse strutture ricettive sparse sul territorio regionale, che ripetiamo sono libere di non accettarlo, ma non di porre in essere delle vere speculazioni messe in atto in danno dei consumatori.

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