venerdì,Aprile 19 2024

Reggio Calabria, Confartigianato su bonus ai parlamentari: «Inconcepibile la mancanza di incompatibilità»

La Confederazione reggina: « Ci preoccupa la gestione dei dati sensibili da parte dell’Inps che oggi e nel caso specifico riguarda persone che hanno funzioni pubbliche e quindi dovrebbero rendere pubblico ogni loro rapporto»

Reggio Calabria, Confartigianato su bonus ai parlamentari: «Inconcepibile la mancanza di incompatibilità»

E’ scandaloso  l’incasso del bonus da parte dei soggetti che hanno una indennità garantita da alte funzioni istituzionali. E’ però inammissibile ed inconcepibile che un governo e la pletora di tecnici che girano attorno ai ministeri, un Presidente della Camera e del Senato, con i loro uffici legislativi che sminuzzano ogni parola contenuta in un testo normativo, non abbiamo inserito l’incompatibilità tra il bonus e altre indennità percepite.

Leggiamo le dichiarazioni di autorevoli esponenti del governo e del parlamento che addossano la causa dell’omissione, all’urgenza di definire il provvedimento , considerata la drammatica emergenza. Tutto falso. Il governo e il parlamento hanno avuto il tempo ad esempio, di stabilire l’incompatibilità a ricevere il bonus per gli artigiani che percepiscono una pensione che in genere non supera settecento euro. Addirittura hanno avuto il tempo di prevedere in una prima fase l’impossibilità di accedere al bonus per i percettori di assegno di invalidità che comunemente non supera trecento euro. Quindi le valutazioni sono state fatte di concerto crediamo con l’Inps, l’Inps e il suo Presidente nemmeno nella circolare esplicativa hanno mai posto la questioni di incompatibilità.

E’ riprovevole la richiesta e l’ottenimento del bonus da parte di chi non aveva necessità impellenti. Ma preoccupa soprattutto per il futuro la superficialità, al limite dell’ignoranza di aspetti dell’ordinamento  che caratterizza componenti istituzionali nazionali che dovrebbero guidare il paese fuori da questa drammatica crisi. Infine ci preoccupa la gestione dei dati sensibili da parte dell’INPS che oggi e nel caso specifico riguarda persone che hanno funzioni pubbliche e quindi dovrebbero rendere pubblico ogni loro rapporto.

Chi ci dice se episodi di utilizzo di dati sensibili di persone normali , domani non verranno veicolati per fini non istituzionali? O addirittura se ciò non è avvenuto? Riteniamo giunto il momento di incominciare a domandarsi se l’attuale classe dirigente sia in condizioni di reggere l’impatto devastante di una crisi che ancora non ha dispiegato per intero la furia devastante con la quale colpirà la struttura economica e sociale del nostro paese».

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