venerdì,Marzo 29 2024

Porto Gioia Tauro, festa per la prima nave da crociera che… è solo parcheggiata

La Msc Opera bloccata dalla pandemia arriva nello scalo e tutti la immortalano. Nessuna svolta storica però: non ci sono passeggeri a bordo e resterà ferma 4 mesi

Porto Gioia Tauro, festa per la prima nave da crociera che… è solo parcheggiata

di Agostino Pantano – Galeotto fu il rimessaggio nel porto e chi lo video-riprese. A Gioia Tauro da un paio di giorni non si parla d’altro, tra gli addetti ai lavori dello scalo, e di profilo social in profilo social è tutto un turbinio di foto e dirette, ovviamente, con il “grattacielo sull’acqua” che entra nel canale fino all’ormeggio. Tutti si aspettavano anche la discesa dei passeggeri, perché la Msc Opera è una nave da crociera – la prima volta che un natante di questa categoria, in 25 anni, fa scalo qui – e l’entusiasmo è stato presto deluso: una delle ammiraglie della prima flotta mondiale, arriva a Gioia Tauro solo per parcheggiarsi.

In gergo si chiama sosta inoperosa, quella che da giugno la nave – a causa del crollo del settore dovuto alla pandemia – sta facendo prima a Genova e Taranto, poi a Pozzallo, oggi in Calabria prima del rifornimento ad Agusta.
È attraccata a Gioia Tauro dopo aver fatto rifornimento ad Augusta, ed Msc prevede di posteggiarla qui per altri 4 mesi.

Ovviamente paga per la sosta, su una banchina inutilizzata, e per un ormeggio che se non porta ricchezza, ma conclama almeno la convinzione che il porto non è così piccolo come conveniva far pensare, in passato. Quando, appunto, il il gestore del terminal container – per evitare intralci durante le operazioni di entrata e uscita delle portacontainer – aveva imposto che abortissero tutte le attività della cosiddetta polifunzionalità. In pratica, rigassificatore e depositi costieri – solo per citare due investimenti privati avviati e saltati – erano stati sacrificati sull’altare della specializzazione per il trasbordo nella convinzione che il porto fosse troppo “piccolo” per accogliere navi di settori diversi, come ad esempio quello della crocieristica che poi significava accoglienza e logistica, due trasformazioni che la struttura non poteva sopportare.

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