sabato,Aprile 20 2024

I Consulenti del lavoro incontrano il ministro Orlando

Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine Marina Calderone ha consegnato al ministro la loro agenda per la crescita del Paese e per la ripartenza del mercato del lavoro

I Consulenti del lavoro incontrano il ministro Orlando

I Consulenti del lavoro hanno incontrato questa mattina il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando, al quale il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine Marina Calderone, ha consegnato un documento contenente l’agenda per la crescita del Paese e per la ripartenza del mercato del lavoro suggerita proprio dagli stessi. Accelerare sulle politiche attive, semplificare regole e istituti del lavoro con nuovi modelli organizzativi, ridisegnare l’architettura attuale degli ammortizzatori sociali e riformare concretamente le pensioni, i punti chiave dell’agenda.

In linea con le intenzioni del ministro di rilanciare le politiche attive per aiutare i disoccupati a trovare lavoro, utilizzando già le risorse del React-Eu – uno dei programmi europei inclusi nel Recovery – i Consulenti del lavoro ritengono necessario sperimentare una nuova metodologia di valorizzazione della rete dei servizi impegnati nell’erogazione di tali misure, oltre che nuove forme di integrazione tra soggetti pubblici e privati, che possano fornire competenze e adeguato supporto a imprese e lavoratori nell’ambito dei servizi di accompagnamento e riqualificazione al lavoro.

Diverse, per citarne alcune, le direttrici possibili da seguire: rifinanziare l’AdR, rendendolo obbligatorio e differenziato in base ai beneficiari e diversificando la remunerazione per gli operatori; intervenire sul RdC ridisegnando scaglioni e meccanismo di funzionamento; ripensare i sistemi di accreditamento dei soggetti erogatori; concedere importanti incentivi ai datori lavoro che assumono; realizzare, infine, lo “sportello dedicato al lavoro autonomo”.

L’esperienza nata dalla crisi emergenziale inoltre, ha reso urgente assicurare una gestione più flessibile dei contratti, innanzitutto con una “operazione culturale” sullo smart working, e riformare gli ammortizzatori sociali introducendo un ammortizzatore sociale unico che semplifichi il volume di adempimenti burocratici con cui hanno dovuto fare i conti Inps, Consulenti del Lavoro, imprese e lavoratori nell’ultimo anno.

«Il venir meno del divieto di licenziamento, in assenza di altre misure tampone, convoglierà sulla prima metà dell’anno tutti gli effetti della crisi, specie nelle PMI – ha spiegato la presidente Marina Calderone -. Queste difficoltà richiedono un intervento tempestivo che, da un lato, supporti i soggetti in difficoltà e, dall’altro, definisca un sistema funzionale che, partendo dalla formazione, accresca l’occupabilità delle imprese».

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