giovedì,Aprile 18 2024

Addio al pescatore Iannì, il cordoglio della Cgil

Il messaggio di Rodi e Pititto: «Esperto conoscitore del nostro mare, ha portato avanti negli anni una delle tradizioni più affascinanti»

Addio al pescatore Iannì, il cordoglio della Cgil

La CGIL e la FLAI CGIL Reggio Calabria – Locri esprimono il proprio cordoglio e partecipano al dolore della famiglia del pescatore Francesco Iannì.

«Esperto conoscitore del nostro mare – dicono i sindacalisti Pititto e Rodi – ha portato avanti negli anni una delle tradizioni più affascinanti, che si officia nelle acque del nostro litorale da secoli, quale è quella della pesca del pesce spada ricorrendo, tra le altre, a delle tecniche antiche, che sono state tramandate di generazione in generazione a bordo delle tipiche imbarcazioni, chiamate un tempo Feluche oggi “Passarelle”».

«La scomparsa di chi con maestria ha saputo adattarsi ai tempi tramandando ai figli la passione per questi antichi rituali, lascia, dunque, un vuoto incolmabile in uno dei settori strategici del nostro territorio».

La FLAI CGIL tiene a sottolineare come «questa peculiare caccia in cui l’uomo sfida il pesce spada in una lunga lotta, che richiede astuzia ed esperienza, e che si caratterizza per le tecniche adottate nel rispetto di questa specie marina, del mare e dell’ecosistema, è un sistema di pesca selettivo che non colpisce gli esemplari più giovani».

«Ormai prossimo l’avvio della stagione del mare, importante non soltanto dal punto di vista economico, essendo la principale fonte di reddito per molte famiglie, nonché rilevante per l’intero indotto ittico, ma anche perché un’attrazione turistica nello splendido scenario dello Stretto di Messina. L’appello alle Istituzioni che la nostra organizzazione sindacale non può non lanciare – chiosano i Segretari Generale della CGIL e della FLAI Reggio Calabria – Locri Gregorio Pititto e Nicola Rodi – è che venga valorizzata e sfruttata questa risorsa naturale del nostro territorio, superando le varie problematiche, che hanno caratterizzato negli anni l’ormeggio e il ricovero delle Feluche».

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