venerdì,Marzo 29 2024

Proroga concessioni demaniali, Confcommercio: «Noi operatori vittime di una incertezza intollerabile»

Sulla vicenda della proroga delle concessioni demaniali marittime i balneari di Confcommercio Reggio Calabria stanno con il comune e con l’assessore Cama

Proroga concessioni demaniali, Confcommercio: «Noi operatori vittime di una incertezza intollerabile»

Riceviamo e pubblichiamo Confcommercio Reggio Calabria

Per il SIB l’iniziativa adottata dall’Antitrust contro il provvedimento del Comune di Reggio Calabria che dispone la proroga delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033 in favore dei concessionari esistenti è infondata, ingiusta e inopportuna. Fiorillo argomenta la posizione del SIB Confcommercio di pieno sostegno all’operato del Comune di Reggio Calabria.

«La posizione dell’Antitrust è infondata poiché non tiene in adeguata considerazione la circostanza che la normativa comunitaria non salvaguarda solo la concorrenza ma anche – anzi, soprattutto – la certezza del diritto con il suo corollario di tutela del legittimo affidamento di chi, come i concessionari esistenti, ha confidato sulla normativa emanata dagli Organi dello Stato.  È ingiusta perché non valuta la necessità di assicurare la tutela della proprietà aziendale degli attuali concessionari che rischia di essere umiliata ed offesa in assenza di una disciplina delle gare che non può che essere celermente emanata dallo Stato come più volte chiarito precisato dalla nostra Corte Costituzionale. È altresì – prosegue Fiorillo – profondamente inopportuna perché   destabilizza e indebolisce la balneazione attrezzata italiana proprio in questa delicatissima fase di ripartenza».

D’altronde, nel momento in cui esiste una legge nazionale e, addirittura, il Consiglio di Stato ha recentemente confermato la validità dell’impianto legislativo della legge 145\2018 con la conferma della proroga con scadenza al 31\12\2033 a favore dei concessionari e la non autoesecutività della Direttiva Servizi 123\2006, non spetta sicuramente ai singoli Comuni disapplicare la norma vigente per ragioni di forma oltreché di sostanza. Comuni ai quali anzi va un plauso per essersi resi parte attiva nel processo di attuazione della norma. In ogni caso per il SIB si rende indispensabile ed urgente un intervento chiarificatore del Governo e del Parlamento per porre fine ad una situazione di totale incertezza sull’applicazione di una normativa emanata dallo Stato che mette a rischio l’intero comparto.

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