giovedì,Aprile 18 2024

Vaccini, Borgese: «Anche i migranti tra le categorie prioritarie»

Il segretario Flai Cgil della Piana di Gioia Tauro: «Il diritto alla salute è universale e non ha colore di razza o religione»

Vaccini, Borgese: «Anche i migranti tra le categorie prioritarie»

«Ed anche questa volta, gli ultimi non saranno i primi». Così Rocco Borgese, segretario generale Flai Cgil di Gioia Tauro commenta le 13 pagine del piano vaccinale nazionale dove non c’è un solo accenno ai migranti.

«Si pensava che questo nuovo governo adottasse strategie differenti da quello precedente, ma notiamo con grande nostro rammarico che “governo nuovo, strategie vecchie, non differenti”. Richiedenti asilo e irregolari sono tra le fasce più esposte alla pandemia ma ancora una volta rischiano da essenziali che sono stati e continuano ad essere per l’economia italiana e soprattutto  agricola della Piana, di rimanere nuovamente esclusi nel silenzio della politica».

«Il diritto alla salute è un diritto universale costituzionale, il quale non ha colori ne distinzione di razza o religione; è un diritto innegabile erga omnes e non certo chi deve essere curato necessita di tessera sanitaria o documento di riconoscimento. La salute viola da qualsiasi pratica burocratica. Si spera che non facciano la fine dei tanti che, tentando la via della regolarizzazione dell’ex ministra Bellanova per rendersi visibili, curarsi appunto, pagare le tasse, e avendo pagato un prezzo importante, rimangono nel limbo delle prefetture e questure perché i vari permessi che riconoscono l‘identità all’immigrato, alle persone, tardano ad essere rilasciati annaspati all’interno dei vari uffici, e non si capisce il perché».

«Eppure lo stato italiano ha incassato anzitempo il prezzo che si doveva pagare, poiché  le varie  procedure di regolarizzazione non sono state elargite  in maniera gratuita e quei tanti soldi che sono entrati nelle casse dell’erario, dai 230mila che hanno tentato la via della trasparenza e della visibilità sono stati sicuramente spesi senza sortire gli effetti sperati. Ed allora almeno con i vaccini, la Regione Calabria, le varie Asp e l’Asp di reggio calabria soprattutto, proceda anche nei confronti di chi deve essere degno di essere curato. Se qualcuno pensi che la soluzione pandemia si risolva prima con la metodologia dogmatica prima gli italiani e poi gli stranieri allora dico che il Covid-19 sarà una brutta e orrenda bestia che ci trascineremo dietro chissà ancora per quanto».

Borgese conclude dicendo: «Sulla falsariga di quanto hanno messo in atto i dirigenti territoriali della Fp Cgil, Patrizia Giannotta ed Enzo Callea, esorteremo come Flai anche i migranti ad inviare all’indirizzo email [email protected] il seguente messaggio “Anche noi, perché non inferiori a nessuno, pretendiamo come ogni cittadino, il diritto fondamentale alla salute, sancito dall’articolo 32 della carta costituzionale italiana”».

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