martedì,Luglio 15 2025

Giornalisti licenziati alla Regione, Ufficio Presidenza precisa di non potersi esprimere sugli atti adottati

«Solo il ricorso alla competente autorità giudiziaria, per la quale da sempre nutriamo grande fiducia e rispetto per il proprio operato, potrà assicurare a tutte le parti in causa la via più rapida e legittima per dipanare questa vicenda»

Giornalisti licenziati alla Regione, Ufficio Presidenza precisa di non potersi esprimere sugli atti adottati

In merito alla vicenda lavorativa che ha interessato i giornalisti componenti dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale della Calabria, l’Ufficio di presidenza della Regione Calabria ha precisato di aver «rimesso agli uffici competenti ogni opportuna e necessaria iniziativa tesa al “rispetto” dei principi contenuti nelle sentenze n. 133/2020 della Corte Costituzionale e n. 479/2020 della Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Reggio Calabria, notificate all’Ente e riguardanti le vicende dei componenti dell’Ufficio stampa.

Appare quindi evidente, che sui provvedimenti amministrativi adottati dagli uffici burocratici di palazzo Campanella, a conclusione della loro autonoma attività istruttoria, questo Ufficio di presidenza – continua – in ossequio al principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico e funzioni di gestione, non ritiene di poter esprimere alcuna valutazione tecnica e/o giuridica sul merito degli atti adottati, ma allo stesso tempo, non può esimersi dal manifestare a ciascuno dei professionisti della comunicazione interessati dai provvedimenti oggi al centro di disputa, il più profondo rammarico per la loro vicenda umana e professionale. A questo punto, solo il ricorso alla competente autorità giudiziaria, per la quale da sempre nutriamo grande fiducia e rispetto per il proprio operato, potrà assicurare a tutte le parti in causa la via più rapida e legittima per dipanare questa vicenda».

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