giovedì,Marzo 28 2024

Porto di Gioia Tauro, in arrivo oltre 100 milioni grazie al Recovery plan

Agostinelli: «Serviranno per migliorare il terminal container, adeguare gli accessi stradali, e definire gli interventi nel retroporto per rendere attrattiva l’area nevralgica per la Zes»

Porto di Gioia Tauro, in arrivo oltre 100 milioni grazie al Recovery plan

Grazie al Recovery plan l’area portuale e industriale di Gioia Tauro torna a diventare attrattore di fondi per tutta la Regione. Non è solo l’inserimento della Zona economica speciale nel Piano nazionale pronto a partire alla volta di Bruxelles, ma a determinare questo effetto moltiplicatore spalmato, è soprattutto il progetto predisposto per l’alta capacità ferroviaria il cuore della nuova fase. «Ci sono oltre 57 milioni per l’adeguamento della linea Paola-Sibari – spiega il commissario Andrea Agostinelli – verranno allargate le gallerie per consentire ai treni che viaggiano con i container di migliorare i servizi che già offriamo e ovviamente di lanciarne di nuovi».  

Il commissario, nei giorni in cui diventa ufficiale l’intesa tra Ministero e Regione – per nominarlo presidente dell’Autorità portuale e di sistema – sottolinea la «collaborazione sancita anche con una riunione voluta dal dicastero dei Trasporti e dedicata specificatamente a Gioia Tauro, con la partecipazione anche del ministero per la Coesione, l’assessorato regionale e il commissario per la Zes». Oltre 100 milioni, che serviranno anche per migliorare il terminal container, adeguare gli accessi stradali, e «definire gli interventi nel retroporto per rendere attrattiva l’area nevralgica per la Zes».

Di quel che rappresenta Gioia Tauro agli occhi dell’Unione europea torna a beneficiare tutta la Calabria, ora che il porto è tornato leader italiano per il trasbordo dei container. Negli uffici commissariati da 7 anni, siccome non c’era l’affanno di progettare opere faraoniche – come magari hanno fatto a Genova, senza essere certi di rispettare i tempi che Bruxelles ha imposto per la spesa – hanno pensato a cose possibili, che però mancavano da sempre. «Come l’indispensabile raccordo ferroviario che collega il gateway ferroviario alla linea tirrenica – conclude Agostinelli – ci sono 24 milioni per l’elettrificazione e il raddoppio, mentre a margine della riunione ci è stato garantito il prossimo finanziamento di un intervento che porterà tutte le banchine ad una profondità di meno 18 metri».  

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