giovedì,Aprile 18 2024

Porto di Bagnara, Minasi: «Sostegno ai pescatori perché possano tornare lavorare»

La consigliera regionale della Lega: «Il rischio è quello di mettere definitivamente in ginocchio l'intera marineria bagnarese con tutte le gravi conseguenze che ne deriveranno»

Porto di Bagnara, Minasi: «Sostegno ai pescatori perché possano tornare lavorare»

Serve permettere di lavorare ai pescatori di Bagnara. Sulla questione torna la consigliera regionale della Lega Tilde Minasi, sottolineando la necessità di monitorare attentamente la situazione. E ciò indipendentemente rispetto alle risultanze delle indagini, che «devono seguire il loro corso per stabilire le responsabilità delle azioni che hanno portato al sequestro – tattavia – al momento urge – fornire delle garanzie a chi, da mesi, si trova in grossissime difficoltà sia logistiche che economiche».

La consigliera fa memoria dell’importanza che ha la pesca per la cittadina tirrenica, un’attività che «molto lustro ha portato alle nostre latitudini proprio per le peculiarità che la contraddistinguono, ma è necessario altresì sottolineare che questa attività rappresenta il sostegno finanziario di tante famiglie, le cui imbarcazioni non hanno dimensioni e caratteristiche tali da poter permettere loro l’ormeggio in altri porti seppur non lontanissimi, come ad esempio Reggio».

Il blocco dell’attività di pesca in questo momento sta «creando ostacoli enormi e offuscando quella che è la dignità lavorativa di tanta gente di mare – quando, invece, servirebbe consentire – ai pescatori di lavorare, come loro secolare abitudine, anche per assicurare alle nostre tavole un prodotto locale e sano, che va anch’esso tutelato perché è strettamente connesso al territorio e conosciuto al di là dei confini reggini e calabresi, il pescespada in primis.

Le notizie positive riguardano l’arrivo dell’autorizzazione al varo delle barche e la concessione «dopo il 5 maggio, ad utilizzare la banchina del porto per ormeggiare, ma è necessario un impegno corale dal momento che la tematica va affrontata con urgenza, affinché si rivolga il giusto sostegno ad un settore cui esprimiamo la massima solidarietà e per il quale sono auspicabili, a breve, soluzioni consone ad annullare i tanti disagi sin qui vissuti. Altrimenti – chiude Minasi – il rischio è quello di mettere definitivamente in ginocchio l’intera marineria bagnarese con tutte le gravi conseguenze che ne deriveranno».

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