venerdì,Marzo 29 2024

Tirocinanti calabresi, Reggio Attiva: «Lavoratori ingiustamente non riconosciuti»

Sergi e Malaspina: «Questa situazione è insostenibile, alcuni di loro sono arrivati all'età pensionabile, ma di pensione non si può parlare, altri non sono in grado di poter programmare nulla»

Tirocinanti calabresi, Reggio Attiva: «Lavoratori ingiustamente non riconosciuti»

Nei giorni scorsi, nei locali della segreteria di Reggio Attiva, si è tenuta una riunione con una delegazione del direttivo del neonato comitato “Identità ed Azione” nato a tutela dei tirocinanti della nostra città. Durante l’incontro al quale erano presenti Giuseppe Sergi Presidente del Movimento politico REggioATTIVa e il Consigliere Comunale Nicola Malaspina, è stato raccontato il dramma personale che stanno vivendo ormai da anni: «donne e questi uomini sono considerati, dagli enti nei quali sono distaccati, come dei veri e propri dipendenti, alcuni di loro da parecchi anni».

Un dramma lavorativo fatto da soggetti che «Non sono contrattualizzati come dovrebbero ma vengono considerati dipendenti a “senso unico” senza alcun riconoscimento spettante di diritto in un rapporto di lavoro quale malattia, ferie, tredicesima e anche trattamento di fine rapporto per non pensare ai contributi assicurativi.

E nonostante ciò sono diventati indispensabili laddove prestano il proprio servizio – ossia – comune, città  Metropolitana, Gom, tribunale ecc, sopperendo alla mancanza del loro personale interno.

Eppure questi “tirocinanti” non avendo alcun contratto, di anno in anno sono costretti a sperare in qualcuno o qualcosa che possa, in qualche modo regolarizzarli. Stiamo parlando di 6/7.000 persone in tutta la Calabria e di circa 1.000 nella sola provincia di Reggio.

Questa situazione è insostenibile, alcuni di loro sono arrivati all’età pensionabile, ma di pensione non si può  parlare, altri non sono in grado di poter programmare nulla, neanche un matrimonio o un semplice finanziamento, vista la loro precarietà e soprattutto uno stipendio ogni tre mesi che neanche stipendio si può  chiamare essendo di poche  centinaia di euro.

Insomma è veramente un dramma sociale che però, paradossalmente, non è preso in considerazione da nessuno, compresa la triade sindacale – ed il riferimento è a – Cgil, della  Cisl e della Uil  – che – non si interessano in nessun modo del dramma che queste migliaia di lavoratori stanno vivendo.

REggio ATTIVA ha deciso di attivarsi per cercare di sollecitare oltre che i sindacati, anche la politica. Politica che ad oggi, con una sola eccezione chiamata Francesco Cannizzaro, non ha fatto nulla, neanche ascoltati. L’onorevole, oltre ad aver avuto il garbo di incontrarli e prestare loro attenzione durante una delle  manifestazioni di protesta, si è  attivato presentando alla Camera un emendamento  con la speranza di cambiare e risolvere la loro situazione. Anche noi, per quello che riusciremo a fare, abbiamo deciso di sostenere questi signori e la loro causa, divenuta ormai una battaglia di civiltà e di giustizia sociale».

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