Tirocinanti calabresi, Reggio Attiva: «Lavoratori ingiustamente non riconosciuti»
Sergi e Malaspina: «Questa situazione è insostenibile, alcuni di loro sono arrivati all'età pensionabile, ma di pensione non si può parlare, altri non sono in grado di poter programmare nulla»
Nei giorni scorsi, nei locali della segreteria di Reggio Attiva, si è tenuta una riunione con una delegazione del direttivo del neonato comitato “Identità ed Azione” nato a tutela dei tirocinanti della nostra città. Durante l’incontro al quale erano presenti Giuseppe Sergi Presidente del Movimento politico REggioATTIVa e il Consigliere Comunale Nicola Malaspina, è stato raccontato il dramma personale che stanno vivendo ormai da anni: «donne e questi uomini sono considerati, dagli enti nei quali sono distaccati, come dei veri e propri dipendenti, alcuni di loro da parecchi anni».
Un dramma lavorativo fatto da soggetti che «Non sono contrattualizzati come dovrebbero ma vengono considerati dipendenti a “senso unico” senza alcun riconoscimento spettante di diritto in un rapporto di lavoro quale malattia, ferie, tredicesima e anche trattamento di fine rapporto per non pensare ai contributi assicurativi.
E nonostante ciò sono diventati indispensabili laddove prestano il proprio servizio – ossia – comune, città Metropolitana, Gom, tribunale ecc, sopperendo alla mancanza del loro personale interno.
Eppure questi “tirocinanti” non avendo alcun contratto, di anno in anno sono costretti a sperare in qualcuno o qualcosa che possa, in qualche modo regolarizzarli. Stiamo parlando di 6/7.000 persone in tutta la Calabria e di circa 1.000 nella sola provincia di Reggio.
Questa situazione è insostenibile, alcuni di loro sono arrivati all’età pensionabile, ma di pensione non si può parlare, altri non sono in grado di poter programmare nulla, neanche un matrimonio o un semplice finanziamento, vista la loro precarietà e soprattutto uno stipendio ogni tre mesi che neanche stipendio si può chiamare essendo di poche centinaia di euro.
Insomma è veramente un dramma sociale che però, paradossalmente, non è preso in considerazione da nessuno, compresa la triade sindacale – ed il riferimento è a – Cgil, della Cisl e della Uil – che – non si interessano in nessun modo del dramma che queste migliaia di lavoratori stanno vivendo.
REggio ATTIVA ha deciso di attivarsi per cercare di sollecitare oltre che i sindacati, anche la politica. Politica che ad oggi, con una sola eccezione chiamata Francesco Cannizzaro, non ha fatto nulla, neanche ascoltati. L’onorevole, oltre ad aver avuto il garbo di incontrarli e prestare loro attenzione durante una delle manifestazioni di protesta, si è attivato presentando alla Camera un emendamento con la speranza di cambiare e risolvere la loro situazione. Anche noi, per quello che riusciremo a fare, abbiamo deciso di sostenere questi signori e la loro causa, divenuta ormai una battaglia di civiltà e di giustizia sociale».