sabato,Aprile 20 2024

«Aeroporto dello Stretto, per il rilancio indispendabile uscire da Sacal»

La riflessione di Giuseppe Cantarella: «Servirebbe invece costituire una nuova società di gestione, insieme a Messina»

«Aeroporto dello Stretto, per il rilancio indispendabile  uscire da Sacal»

di Giuseppe Cantarella – L’aeroporto di Reggio Calabria non è assolutamente in concorrenza con quello di Lamezia Terme. Si tratta di due infrastrutture che hanno due livelli differenti di operatività, e due differenti bacini di utenza, sia in input che in output.

Al territorio calabrese va benissimo avere un aeroporto internazionale “forte” (un hub, in linguaggio tecnico) dal quale è possibile raggiungere praticamente tutte le destinazioni nazionali e molte interessanti destinazioni europee. Teniamo conto che, prima del CoVid19, Lamezia viaggiava verso i 3 milioni di passeggeri. L’unico disagio, se così si può chiamare, è la mancanza di un collegamento ferroviario diretto con l’aerostazione, dal momento che bisogna scendere dal treno alla stazione di Sant’Eufemia Lamezia e prendere il bus navetta per raggiungere l’aerostazione. Sarebbe auspicabile anche un collegamento autostradale diretto dalle principali città della Calabria.

L’ economicità di una società di gestione aeroportuale è in funzione del traffico passeggeri. Esiste una soglia di traffico (in linguaggio economico, il break even point) al di sotto della quale il bilancio della società è in perdita. Questa soglia si aggira attualmente intorno alle 700.000 – 800.000 unità.

Reggio Calabria, prima del CoVid19, viaggiava intorno ai 350.000 passeggeri.

E’ da ritenere che, ripristinando a Reggio Calabria i voli mattutini per Milano Linate e Roma Fiumicino, con rientro alla sera tardi (come è stato per anni) ed aggiungendo qualche altra destinazione (Torino per il Nord Ovest e Venezia per il Nord Est, per esempio), il traffico passeggeri di Reggio Calabria raggiungerebbe la soglia di 800.000 passeggeri/anno.

Ogni aeroporto, inoltre, possiede un bacino di utenza, che è quella regione geografica o porzione di territorio i cui cittadini residenti trovino convenienza ad utilizzare quell’aeroporto al posto di un altro. L’Aeroporto dello Stretto si trova in un’area geografica il cui bacino di utenza è compreso fra Catania Fontanarossa (internazionale, il primo del Mezzogiorno con 10 milioni di passeggeri) e Lamezia (internazionale, con 3 milioni di passeggeri). Il bacino di utenza dell’Aeroporto dello Stretto comprende anche gran parte della provincia di Messina, e potrebbe, attraverso il pontile aliscafi, assicurare un collegamento diretto con la Sicilia, con Taormina, con Messina e con le Isole Eolie, in una interessante prospettiva di sviluppo turistico.

I soci a capitale pubblico di SACAL sono: Comune di Lamezia Terme, con il 19 %; Provincia di Catanzaro, con l’11%; Regione Calabria, con il 9%; Comune di Catanzaro, con il 5,5 %;Camera di commercio di Catanzaro, con il 3%; Provincia di Cosenza, con l’1,7 %.

La Camera di commercio di Reggio Calabria potrebbe benissimo diventare un importante socio, dal momento che si tratta di un ente che rappresenta e tutela il mondo imprenditoriale, e che, quindi, avrebbe tutto l’interesse a far parte della compagine societaria. Si tenga conto, inoltre, che, per certi versi, la Camera di commercio di Reggio Calabria potrebbe considerarsi l’ente proprietario dell’aeroporto di Reggio Calabria, per le vicende che ora sinteticamente esporremo.

Nel 1935 la Camera di Commercio di Reggio Calabria si era resa soggetto promotore attivo per la costruzione di una struttura aeroportuale a Reggio Calabria, e aveva deciso di destinarvi la somma di 500.000 lire, effettuando lo storno dalla maggiore somma di 733.413,15 lireche il Governo aveva assegnato alla Camera per la costruzione della nuova sede (quella attuale, tanto per intenderci), sede che, nel frattempo, era stata costruita con fondi propri della Camera stessa. Quindi la Camera di commercio di Reggio Calabria, invece di restituire il finanziamento, lo aveva utilizzato parzialmente a favore dell’aeroporto.

Secondo me, per rilanciare l’aeroporto di Reggio Calabria è assolutamente indispensabile uscire da SACAL e costituire una nuova società di gestione, insieme a Messina, con enti pubblici e privati. Accettare il progetto della nuova aerostazione realizzato dall’architetto Pino Falduto, con collegamento ferroviario. Ripristinare il pontile aliscafi per velocizzare il collegamento con Messina e con le Isole Eolie.

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