sabato,Aprile 20 2024

Aeroporto dello Stretto, Azione: «Da Sacal gestione miope ed opaca»

Il Partito di Carlo Calenda chiede un fronte comune dalla politica calabrese: «È il momento di scoprire le carte o farsi da parte»

Aeroporto dello Stretto, Azione: «Da Sacal gestione miope ed opaca»

«L’Aeroporto dello Stretto ostaggio di una visione miope ed opaca da parte di Sacal». Questa la visione della Federazione Provinciale Area Metropolitana di Azione Reggio Calabria del partito di Carlo Calenda. «Assurdo – chiarisce una nota – che la società di gestione pensi di governare in questo modo un’infrastruttura così strategica per il nostro territorio. Inconcepibile che si pensi di continuare con questa sorta di muro di gomma nei confronti dell’intera comunità reggina, ma ancora di più dell’intera area metropolitana dello Stretto, che chiede a gran voce risposte, anche attraverso le sue istituzioni e le forze sociali, circa il futuro dello scalo reggino.

L’aeroporto dello Stretto non può essere considerato una pertinenza privata della Società. Esiste una responsabilità pubblica sulla quale non è possibile tacere, né far finta che tutto vada bene. Le notizie di stampa di questi giorni non lasciano presagire nulla di buono sul futuro dello scalo. E così mentre l’aeroporto di Lamezia continua ad aumentare il flusso di passeggeri ed i contratti con le compagnie aeree, a Reggio Calabria tutto tace. E l’assurdo contentino di un volo mattutino, per il solo mese di settembre, viene salutato come una straordinaria conquista!

Come è possibile che un piano industriale approvato da mesi non sia stato ancora reso pubblico? Cosa si nasconde dietro il rumoroso ed opaco silenzio della società? Nell’ultima assemblea dei soci, come rivelato dai giornali, ma omessa dallo stringato comunicato stampa di Sacal, si è prefigurata addirittura la messa in liquidazione della società.

L’appello avanzato anche ufficialmente dalla Città Metropolitana, per l’acquisto delle quote societarie per ben due milioni di euro, sostanzialmente un quinto del totale complessivo della ricapitalizzazione richiesta da Sacal, è rimasto al momento totalmente inascoltato. E così nonostante le tante parole e le buone intenzioni dichiarate pubblicamente dall’Amministratore De Metrio, al momento nulla di concreto è stato fatto dalla società lametina, se non una richiesta di aumento di capitale ai soci già presenti nell’organigramma Sacal che lasciano quasi presagire un futuro simile a quello della vecchia Sogas, uno dei più grandi e gravi fallimenti di società pubbliche mai registrato alle nostre latitudini.

Troppi gli interrogativi ad oggi rimasti inascoltati, troppe le ombre dietro la gestione della società regionale. Una condizione inaccettabile che, come forza politica rappresentante gli interessi del territorio, intendiamo stigmatizzare con forza, chiedendo ufficialmente a Sacal di chiarire i tanti dubbi sollevati nelle ultime settimane e ad oggi rimasti ancora irrisolti.

Bene ha fatto a nostro avviso il Consigliere Delegato Carmelo Versace per conto di Città Metropolitana ad attivare tutte le iniziative formali volte a fare luce su una situazione che sta diventando paradossale. Condividiamo i dubbi sollevati dalle forze sindacali che hanno a loro volta chiesto chiarezza ai vertici della Società. Sacal dica chiaramente ed apertamente cosa intende fare dell’Aeroporto dello Stretto e se non ha le condizioni per governarlo attraverso un’attività di programmazione seria e coordinata lasci la gestione a chi, dal territorio, lavorerà per la costituzione di una società di gestione legata agli interessi della comunità reggina e quindi pronta a programmare lo sviluppo di un’infrastruttura così strategica per il territorio.

Chiediamo che venga fatto un fronte comune dalla politica Calabrese e chiediamo risposte concrete a Roma affinché non sia solo un problema dei Reggini, ma diventi una risorsa nazionale».

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