giovedì,Aprile 25 2024

Next Generation Eu, sinergia tra forze di polizia per prevenire le infiltrazioni mafiose

L’iniziativa promossa dal Dipartimento della pubblica sicurezza ed Europol con il sostegno della Commissione europea, ha registrato la presenza, tra gli altri, del direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle e dei vertici della Polizia italiana

Next Generation Eu, sinergia tra forze di polizia per prevenire le infiltrazioni mafiose

di Francesco Bolognese – Le organizzazioni malavitose sono sulle tracce di Next Generation EU, il Piano economico varato dalle Istituzioni europee per emergere dalla crisi sanitaria. Dove girano tanti soldi, è risaputo, ci sono le ‘ndrine. La “torta” è particolarmente ricca, circa ottocento miliardi di euro. La “zona grigia” è in movimento, “annusa” l’aria. Di questo ed altro, per la verità, ne sono perfettamente consapevoli gli addetti ai lavori. La parola d’ordine è giocare di anticipo attraverso una intensa collaborazione tra le forze di polizia dei diversi Paesi europei. Se ne è parlato nei giorni scorsi in occasione del workshop denominato Law Enforcement Forum – Lef.

L’iniziativa promossa dal Dipartimento della pubblica sicurezza ed Europol con il sostegno della Commissione europea, ha registrato la presenza, tra gli altri, del direttore esecutivo di Europol, Catherine De Bolle e dei vertici della Polizia italiana nonché l’adesione di 24 Paesi europei insieme alle agenzie europee CEPOL e OLAF e alla Procura europea (EPPO).
L’attività di contrasto alla mafia transnazionale non può essere demandata ai singoli Stati. In attesa di “buone nuove” dal Parlamento europeo, è dagli addetti ai lavori, da chi è in prima linea, che giungono indicazioni utili.
«Di fronte alle competenze tecniche che i fenomeni criminali proveranno ad attivare sono richiesti – ha sottolineato il capo della Polizia Giannini – sforzi comuni in un’ottica di miglioramento continuo delle sinergie, tanto in ambito nazionale che internazionale. La nostra è una sfida senza precedenti che solo attraverso percorsi di condivisione, confronto e analisi può essere sostenuta».

Le forze di polizia dei diversi Paesi europei sono chiamati ad un dialogo costruttivo. Per il vice capo della Polizia Rizzi, «in un mondo complesso come quello che viviamo, siamo consapevoli che la criminalità è un sistema sofisticato che per essere combattuto richiede studio, strategia, anticipazione e condivisione. Nessun Paese può agire da solo: tutto il mondo è interconnesso e occorre che le forze di polizia dialoghino costantemente per scambiarsi informazioni anche sui nuovi modus operandi criminali post pandemia».

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