venerdì,Marzo 29 2024

Pnrr, la Uilp di Reggio a confronto con istituzioni e associazioni

«La Calabria sia protagonista negli alert contro il pericolo delle infiltrazioni mafiose»

Pnrr, la Uilp di Reggio a confronto con istituzioni e associazioni

«Impressionante mole di finanziamenti che sono in arrivo qui in Calabria e più in generale al sud, un occasione unica per rilanciare questo territorio e per porre le basi per uno sviluppo che possa aiutare questa terra, impedire che le mafie possano inserirsi in questa gigantesca occasione che si presenta per il nostro Sud, con le nostre competenze si possa dare un contributo efficace affinché il piano nazionale di ripresa e resilienza possa andare avanti senza che ci siano rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata».

Con fermezza si esprime il Prefetto Mariani. La Calabria vuole essere protagonista nella prevenzione alle infiltrazioni mafiose ed è proprio idealmente attraverso il progetto “La nave salpa da Reggio Calabria”, semiologica l’idea di chi scrive che vede Reggio Calabria di fronte alla Sicilia come ponte per unire tutto il paese nella prevenzione alle infiltrazioni mafiose. Lo spunto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto legge 6 Novembre 2021 n° 152 “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”. Primo incontro in tutta Italia, a Reggio Calabria le prime riflessioni sul recentissimo provvedimento. All’incontro presenti tutte le autorità il Presidente delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria Natina Pratticò, il Procuratore Capo della Repubblica di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, sua eccellenza il Prefetto Massimo Mariani, il Sostituto Procuratore della Repubblica DDA di Reggio Calabria Stefano Musolino, il Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana, il Presidente di Confindustria Reggio Calabria Domenico Vecchio, il Presidente Ance Reggio Calabria Michele Laganà, il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Reggio Calabria, il Presidente di ODCEC di Reggio Calabria Stefano Poeta.

L’introduzione e la presentazione ma anche il coordinamento dei lavori di studio affidato alla maestria del Presidente delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria la Dr.ssa Natina Pratticò. «L’idea è nata da un confronto tra Noi operatori del settore che abbiamo sentito la necessità di approfondire questi istituti dell’amministrazione giudiziaria e del controllo giudiziario; con una stima per difetto sono decine le richieste che mensilmente arrivano sui nostri tavoli di Giudici Delegati. Da pochi giorni dal 7 novembre 2021é entrato in vigore il Decreto legge 6 Novembre 2021 n° 152 Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. Prima riflessione a caldo questo decreto legge si colloca nella filosofia adottata dal codice antimafia». Infatti il decreto legge predetto agli articoli 47,48 e 49 introduce delle importanti modifiche al codice antimafia, al fine di prevenire le infiltrazioni mafiose, in vista dei fondi che il nostro paese riceverà in attuazione del PNRR.

I ringraziamenti di tutti per l’iniziativa, la prima in Italia all’ entrata in vigore dei nuovi Istituti come modificati dal DL 152 ed in particolare, Amministrazione giudiziaria e controllo giudiziario delle aziende, Contraddittorio nel procedimento di rilascio dell’interdittiva antimafia, Prevenzione collaborativa. Reggio Calabria schiera una squadra esperta e decisa, alle Autorità già indicate si aggiunge la rappresentanza di tutte le Forze dell’ ordine, della Dia, le Associazioni in rappresentanza degli Amministratori Giudiziari Inag, Ente di patrocinio, Sinageco Sindacato Nazionale Amministratori Giudiziari per la diffusione dell’evento, la Uilp per le riprese e la fotografia al fine della divulgazione della cultura della legalità, tutti presenti per portare ognuno il proprio mattone per la costruzione del muro della legalità che segnala l’opposizione dura a qualunque forma di infiltrazione mafiosa. Ma tutti proprio tutti i presenti con il loro comportamento sobrio e silenzioso, nel rispetto rigoroso della normativa covid (tutti vaccinati, tutti con green pass, tutti con la mascherina) una sala piena ma tassativamente ordinata, una comunità proveniente da Catania a Milano, tutte le regioni rappresentate, hanno voluto partecipare all’ incontro di studio portando l’esempio di una comunità che rispetta tutte le regole nell’interesse comune. Il convegno ha dato la possibilità non solo di esaminare le nuove norme, ma nel dibattito estremamente democratico e costruttivo di presentare delle note critiche al fine di migliori modifiche in sede di conversione della norma. Un intervento a braccio quello del Procuratore Capo Bombardieri, completo e preciso a parere di chi scrive, un piano programmatico utile a tutto il paese: «Voglio sottolineare l’importanza di un convegno quale è questo su un territorio come il nostro, un territorio in cui emerge con evidenza la gravità della situazione della criminalità organizzata ed i riflessi i controlli che purtroppo la criminalità organizzata svolge sul tessuto imprenditoriale prima ancora che economico. Bene, su un sistema antimafia di prevenzione che intervenga prima del completo inquinamento delle realtà imprenditoriali, bisogna farsi carico di garantire lo sviluppo economico di un territorio come il nostro che non può non passare che attraverso la libertà d’impresa. C’è il rischio che l’adozione non ponderata, l’adozione sistematica di strumenti solo repressivi o comunque confiscatori, finisca per demonizzare l’economia e non per liberarla».

Il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana ha invitato a riflettere sul tasso di disoccupazione e sul reddito pro – capite. «Una provincia che ha un tasso di disoccupazione abbastanza elevato se pensiamo un 15% di tasso di disoccupazione contro la media nazionale del 9%, un tasso di disoccupazione giovanile che si attesta quasi al 45%, questi sono numeri che ci devono ovviamente far riflettere, un reddito pro-capite di 15.000 € che rispetto alle altre città dove è il doppio addirittura città come Milano addirittura il triplo. Quindi ecco questi sono forse dati sui cui riflettere. Come mondo imprenditoriale siamo qui in rappresentanza di questo tessuto fragile, ma anche consapevoli delle tante opportunità che il nostro territorio ci offre. Siamo qui per stare al fianco di chi quotidianamente la Prefettura, la Magistratura dimostra di stare al fianco di quella economia legale».

«Dare possibilità di vita lecita alla economia – esigenze di prevenzione e di sicurezza in un territorio come il nostro affannato dalla mafia e da varie forme di criminalità oppressiva che soggiogano in qualche maniera l’economia – può consentire ad una economia libera, ad un’economia che tutti vorremmo, un’economia capace di confrontarsi sul mercato locale, nazionale e se possibile anche internazionale con libertà e trasparenza massima possibilità di sviluppo». Lo ha affermato nella fase conclusiva del suo intervento il Sostituto Procuratore della Repubblica DDA di Reggio Calabria Stefano Musolino.

Sandro Cavaliere Relatore all’incontro studio “L’Amministratore Giudiziario avrà sempre più un compito importante, e siccome il giudizio sulla bonifica non è facile per il Tribunale e l’Amministratore Giudiziario che anche prima del tempo necessario deve relazionare negativamente quando intravede che la richiesta di ammissione al 34 bis è stata solo strumentale”. Secondo il Rappresentate dell’Ufficio di Presidenza di SI.N.A.G.ECO, sono innegabili le maggiori responsabilità dell’Amministratore Giudiziario ma contestualmente maggiore il ruolo di garanzia per attestare l’efficacia della misura. Ha concluso l’importante appuntamento che ha dimostrato la voglia dei Reggini di essere attenti ad accogliere i fondi del PNRR nella piena legalità, il Presidente di INAG Giovanni Mottura, «l’applicazione di un modello 231 che credo sia fra tutti probabilmente lo strumento più desiderato dal Legislatore e forse anche quello che deve diventare più efficace, bisogna innalzare il livello culturale, l’approccio culturale a questa materia».

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