martedì,Aprile 23 2024

Hitachi, la preoccupazione dei sindacati: «Ore di lavoro confermate, ma futuro incerto»

La FIM chiede un tavolo di confronto con i vertici aziendali e le istituzioni Locali, Regionali e Nazionali, intanto per capire le difficoltà che si stanno incontrando per le acquisizioni di gare

Hitachi, la preoccupazione dei sindacati: «Ore di lavoro confermate, ma futuro incerto»

Riceviamo e pubblichiamo:

Si è riunito il coordinamento provinciale della Fim Cisl (RC), assieme alla Rsu Hitachi Rail STS, per fare il punto della situazione sui carichi di lavoro futuri.

Vista la preoccupazione della Fim (RC) e dopo l’ultima riunione di produzione che si è tenuta in azienda Hitachi nel mese di Dicembre 2021, tra le RSU e il Management, che nonostante abbiano confermano per l’anno 2022 le 800ml ore di lavoro, facendo capire chiaramente che se non si riesce ad acquisire commesse entro il 2022, il futuro sarà molto incerto, soprattutto alla luce delle ultime gare perse a favore degli altri competitor mondiali e di vitale importanza per l’intera azienda e soprattutto per lo stabilimento Reggino che solo così si riuscirà al mantenimento dei livelli occupazionale.

Dal 2016 ad oggi, l’Hitachi ha solo ottenuto finanziamenti pubblici, per gli investimenti produttivi e strutturali dei propri siti Italiani, con un aumento dei livelli occupazionali legati alla legge dell’industria 4.0.

La FIM chiede un tavolo di confronto con i vertici aziendali e le istituzioni Locali, Regionali e Nazionali, intanto per capire le difficoltà che si stanno incontrando per le acquisizioni di gare e parallelamente a difesa dell’unica realtà produttiva di eccellenza Global della Calabria.

Vogliamo ricordare che l’Hitachi subentrata ad Ansaldo Breda nel novembre 2015, con la garanzia conservatrice del Governo dichiarando che il futuro di continuità con Hitachi non avrebbe mai avuto scadenza.

A tutt’oggi questo non si sta verificando alimentando grande preoccupazione futura.

Il coordinamento FIM (RC) e la RSU Hitachi

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