giovedì,Aprile 25 2024

Caporalato, la Fai Cgil Gioia Tauro apre uno sportello contro lo sfruttamento

Il progetto mira a formare ed includere nel mondo del lavoro i migranti attraverso soprattutto il coinvolgimento delle imprese sane

Caporalato, la Fai Cgil Gioia Tauro apre uno sportello contro lo sfruttamento

Riceviamo e pubblichiamo da Rocco Borgese, segretario generale Flai Cgil Gioia Tauro Rc

Anche nella piana di gioia Tauro dopo il seminario di lancio del 26 gennaio scorso, reso operativo  all’interno della Flai Cgil Gioia Tauro, “DI.Agr.A.M.M.I. di legalità al sud’’,  il nuovo sportello che  assieme a tutte le altre attività svolte nel corso di questi anni in maniera incessante, rende ancora più concreto il contrasto  allo sfruttamento ed al caporalato. E’ un progetto dal grande valore sociale, ottimo per rafforzare in agricoltura l’impegno, appunto, per debellare  sfruttamento e caporalato.

Il progetto e’ importante perche’ mira oltre  a formare ed includere nel mondo del lavoro i migranti attraverso soprattutto il coinvolgimento delle imprese sane , quelle imprese che hanno aderito alla rete del lavoro agricolo di qualita’ in cui il tema dell’eticita’ e del lavoro pulito non sfruttato viene messo in primo piano, punta anche ad interventi  sull’abitare e sui trasporti, dove la flai  della piana,  sara’  coadiuvata da  esperti di associazioni  che hanno sposato il progetto in tutte le sue parti. Rappresenta una proposta di dignita’, di legalita’ e qualita’ e  rafforza il nostro esercizio costante di sindacato di strada inteso come strumento di tutela e di risoluzione dei problemi e bisogni dei lavoratori.

Il progetto DI.Agr.a.m.m.i. quindi, promosso dalla flai nazionale e dal consorzio nova, approvato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali,  e’ e rappresenta un congegno per poter cercare di risanare l’economia del settore primario in cui i ragazzi migranti impegnati nel settore agricolo non siano  piu’ ricattati poiche’ quando i diritti contrattuali vengono meno, allora non si puo’ parlare di lavoro, ma di uno stato di evidente schiavitu’. Scopo del progetto e’ anche quello attraverso lo sportello, dell’installazione  di servizi di ascolto, di orientamento civico, apprendimento della lingua italiana , eventuali servizi sanitari  ed un’area giurica attraverso il nostro ormai consolidato desk migranti. Tutto cio’ con l’ unico fine di  far raggiungere, alla persona al lavoratore gli obiettivi che piu’ gli necessitano.

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