venerdì,Marzo 29 2024

Gioia Tauro, lavori al retroporto per l’arrivo di Amazon

Non ci sono tempi certi, mentre non è ancora acqua passata la polemica sulla primogenitura politica del progetto

Gioia Tauro, lavori al retroporto per l’arrivo di Amazon

C’è un general contractor locale che sta eseguendo i lavori per completare il capannone che, nel retroporto di Gioia Tauro, dovrebbe diventare il centro distribuzione di Amazon.

È quanto si apprende andando proprio al cancello nell’area di 30.000 mq, un sito d’oro separato dal porto dei record da una recinzione neanche troppo alta. Suonando al citofono da dove gli addetti precisano: «Non siamo autorizzati a dare informazioni».

Lavori in corso

Si vedono ancora operai mettere mano ai ritocchi, gli stalli sopraelevali per i furgoni sono già pronti, come ultimati sembrano – gettando l’occhio dall’occhio – gli uffici per il momento comprensivi dell’area vigilanza e della reception.

«I lavori sono cominciati 8 mesi fa – aggiunge l’operaio – ma noi non lavoriamo per Amazon, bensì per un general contractor a cui subentreranno gli americani». Circa i tempi dell’insediamento, l’impiegato aggiunge: «Si pensava ad ottobre ma ora la scadenza slitta, restano da fare pochi lavori».   

La piattaforma logistica prende forma  

Non ci sono tempi certi, mentre la polemica sulla primogenitura politica dell’arrivo in Calabria del “re dei pacchi” – con l’ex governatore Oliverio che in replica al successore Occhiuto ha riportato indietro il calendario della collaborazione a quando era lui presidente – ha costretto i sindacati ad aprire vecchi faldoni che sembravano superati, come se nessuno o in pochi ci credesse che effettivamente la piattaforma logistica potesse prendere forma proprio in Calabria.

Anche al Comune prendono tempo prima di esprimersi, anche perché c’è una frase della comunicazione di Occhiuto che va interpretata.

Il presidente, sui social, ha detto di aver dialogato col “grande” Amazon per sviluppare le piccole e medie imprese calabresi, frase che lascia intendere che Amazon potrebbe continuare ad affidarsi a ditte calabresi anche per la distribuzione dei pacchi, tanto è vero che nel capannone non si vede affatto campeggiare il logo del distributore.

Intanto al network LaC, per ora, con Amazon, anzi per Amazon, risulta stiano lavorando per completare la struttura di Gioia Tauro due imprese edili della città del porto – la Gt Srl e la Beton Costruzioni, più la siciliana Giardina – imprese molto note – mentre committente dei lavori è Angelo Di Martino, direttore dei lavori è Rosario Granata, Cse risulta Salvatore Staropoli.

Aspettando Amazon e i suoi posti di lavoro, intanto i calabresi almeno sanno chi – tra le «piccole e medie imprese» della regione – è arrivato per primo.        

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