venerdì,Aprile 19 2024

Natale nella Piana di Gioia Tauro, dati non incoraggianti per l’economia

Il presidente regionale di Asnali Rosario Antipasqua: «In calo la vendita al dettaglio, mentre cresce il settore turistico e la ristorazione anche se aumentano i prezzi»

Natale nella Piana di Gioia Tauro, dati non incoraggianti per l’economia

In queste festività natalizie anche la Piana di Gioia Tauro risente dell’inflazione e del caro bollette, che pesano sulle famiglie e di conseguenza anche sull’economia. Secondo l’analisi effettuata da Asnali, si sta vivendo anche quest’anno un Natale con una riduzione significativa dei consumi, che risentono ancora della frenata causata dal Covid, ma anche della guerra in Ucraina e del caro energia.

Consumi limitati


«I dati a valore delle vendite al dettaglio anche nella Piana, in questo terzo trimestre, sono fortemente influenzati dall’impatto dell’inflazione oggi a due cifre 11.2% e i dati a volume indicano un lieve rallentamento tra l’1% e il 3%, rispetto al 2019 – ha affermato il presidente regionale di Asnali Rosario Antipasqua -. A esclusione del settore turistico che chiude l’anno in positivo. Purtroppo – l’aumento dei prodotti energetici sta causando una situazione di stallo che si riflette sui consumi dal momento che le famiglie vivendo una situazione di incertezza verso il futuro, limitano i consumi allo stretto necessario. La nostra breve indagine condotta attraverso il viaggio tra le imprese del territorio ci fornisce un quadro di incertezza».

Futuro incerto


Antipasqua ha spiegato che «ciò è dovuto non solo al risparmio preventivo per l’incertezza verso il futuro da parte delle famiglie, ma anche e soprattutto alla chiusura forzata delle attività. Questi sono solo alcuni dei dati emersi dalle analisi che abbiamo effettuato sul territorio, tramite il dialogo e il confronto con gli imprenditori di più settori. L’analisi condotta su un campione di 100 pmi del territorio ha riportato dati non incoraggianti per l’economia di diversi settori. I servizi offerti dalle stazioni carburante per esempio, hanno registrato una flessione del 10% in meno rispetto allo scorso anno; per bar, ristoranti e pasticcerie c’è una lieve ripresa, la loro attività è fortemente penalizzata dal caro energia e dagli aumenti delle materie prime, che li ha costretti ad aumentare del 10% i listini.

Settore turismo in crescita

Un dato positivo viene riscontrato nel settore del turismo, dal momento che si è ripreso a viaggiare e per queste festività si è riscontrata una crescita in termini di soggiorni e viaggi. C’è una ripresa anche nel settore dell’abbigliamento, delle calzature e degli articoli da regalo, ma anche in quello degli ambulanti, dove si registra una positiva ripresa relativa alla possibilità di riorganizzare nuovamente fiere e villaggi natalizi. Dati positivi anche nel settore alimentare, che rispetto alle altre categorie vede un live incremento delle vendite».

Per il presidente regionale di Asnali, «un aiuto all’economia verrà dato dalla finanziaria varata dal Governo che si appresta a essere approvata in Parlamento. Questa dimostra che le maggiori risorse vengono messe a disposizione per coprire il caro energia, una manovra che inciderà positivamente sulla situazione attuale del Paese. Un dato positivo viene riscontrato anche nel tasso di occupazione che, secondo i dati forniti dall’Istat, fa segnare un record storico che non si vedeva dalla fine degli anni Settanta.

Come Asnali Calabria – ha concluso Antipasqua – nel 2023 puntiamo a incentivare il recupero delle piccole attività, che da sempre caratterizzano l’economia dei nostri paesi, coinvolgendo la Regione, i Comuni, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, gli imprenditori e i lavoratori. Questi devono dialogare per poter trovare una strategia condivisa per il rilancio dell’economia. Le imprese danno vita al territorio, lo valorizzano e sono un presidio attivo di prosperità ed è per questo che vanno sostenute con interventi immediati».

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