giovedì,Aprile 25 2024

Reggio, Altroconsumo: «Il consorzio Macramè esperienza virtuosa» – VIDEO

Tappa nella città dello Stretto per il presidente Alessandro Franceschini

Reggio, Altroconsumo: «Il consorzio Macramè esperienza virtuosa» – VIDEO

«Il commercio equo e solidale in Italia si concentra al nord e al centro. Al sud abbiamo assistito alla chiusura di molte botteghe. Ci sono però tutti i margini di ripresa, guardando all’esperienza, che sicuramente è un’eccellenza, del consorzio Macramè a Reggio Calabria. Quello che ho visto qui esprime a pieno i valori cui sottende il commercio equo e solidale e la significativa capacità di mettere in rete realtà che a esso ispirano la loro attività».

Il lavoro di rete

Un lavoro di rete tra cooperative e associazioni impegnate nel promuovere economia sostenibile e che rende credibile e coerente il messaggio per i consumatori. Un lavoro che evidentemente mette a frutto e valorizza comportamenti virtuosi della cittadinanza in tema di acquisto critico e contrasto agli sprechi. Ecco come Altromercato, la principale realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia, guarda all’esperienza condotta nella città dello Stretto dal Consorzio Macramè e dalle Botteghe delle Terre del Sole.

A toccare con mano questa rete è stato proprio il presidente nazionale Alessandro Franceschini, a Reggio per presentare il volume Consumi o scegli? Perché il fulcro sta proprio nella consapevolezza per la quale l’acquisto e il consumo sono due atti di responsabilità. Un’occasione, nella cornice del Community Lab – Impronte a Sud allestito in un bene confiscato, per raccontare condividere esperienze.

L’incontro, che in Calabria ha seguito quello svoltosi a Locri, è stato moderato da Laura Cirella delle Botteghe delle Terre del Sole e introdotto da Gianni Pensabene, presidente del Consorzio Macramè, e Pasquale Neri, referente per la costruzione sistema di mutualità territoriale nel progetto Impronte a Sud. Con il presidente nazionale di Altromercato, Alessandro Franceschini, hanno dialogato Elena Crucitti, referente Libera Reggio Calabria, e Simona Spagna, responsabile Culturale Area Sud Banca Etica.

Altromercato propone, dunque, un ribaltamento del punto di vista. Sicché non si compra solo un prodotto ma se ne condivide la storia e il prezzo non è alto ma è giusto.

Il prezzo giusto

«L’ottica sia quella di selezionare non solo in base a criteri di qualità e prezzo ma anche in base alla storia dei prodotti. I prezzi non sono alti ma sono giusti. Il problema è rappresentato proprio dai prezzi bassi. Dietro di essi, spesso si nasconde una condizione di sfruttamento dell’ambiente, della manodopera e del lavoro», ha spiegato Alessandro Franceschini, presidente nazionale di Altromercato.

La scelta dell’acquisto, un voto al sistema di valori

«Il consumatore sta dimostrando di avere una grande sensibilità verso i temi dello sviluppo sostenibile anche dal punto di vista sociale. In Italia – ha spiegato ancora il presidente di Altromercato, Alessandro Franceschini – spesso si associa l’idea di sostenibilità solo all’aspetto ambientale che è fondamentale però non è l’unico. Molto importante è l’aspetto delle filiere di produzione, delle garanzie di diritti e legalità in tutti i passaggi del processo produttivo e distributivo. In tutto quanto, dunque, precede l’arrivo su banconi dei supermercati nei negozi e poi nelle nostre case. Il consumatore sempre di più deve essere consapevole che nel momento in cui acquista un prodotto vota un sistema di produzione, vota un sistema di valori. Egli ha, quindi, veramente il potere di cambiare le cose ma spesso non ne hanno la percezione. Invece se tutti smettessero di comprare certi prodotti privi delle garanzie dal punto di vista delle condizioni di lavoro, le aziende sarebbero costrette in pochissimi mesi a orientare diversamente i propri comportamenti», ha concluso Alessandro Franceschini, presidente nazionale di Altromercato.

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