sabato,Aprile 20 2024

Caro energia, per i Comuni calabresi stangata da 15 milioni

Dai dati di Demoskopika emerge che Catanzaro è tra le grandi città che hanno subito le maggiori impennate. E intanto crescono anche le tasse

Caro energia, per i Comuni calabresi stangata da 15 milioni

Sui Comuni calabresi i rincari relativi all’energia elettrica e al gas sono pesati 14.565.642 euro in più rispetto all’anno scorso. Eppure la Calabria è tra le regioni italiane i cui municipi hanno sofferto di meno la stangata. È quanto emerge dai dati diffusi da Demoskopika: in Calabria ogni Comune ha subito rincari per 36mila euro rispetto all’anno precedente. Poca cosa, rispetto ai 292 mila degli enti locali dell’Emilia Romagna che invece si trova in cima alla classifica. 

Complessivamente, in Italia ammonta a quasi un miliardo di euro l’aggravio di spesa sulle casse dei Comuni italiani per utenze e canoni per la fornitura di energia elettrica e gas, con una impennata di costi aggiuntivi pari al 46,2% rispetto al 2021. In altri termini, nell’anno appena trascorso, ogni comune italiano ha avuto mediamente maggiori esborsi per oltre 121mila euro: si va dai 292mila euro in media per i municipi dell’Emilia-Romagna ai quasi 18mila euro per gli enti comunali della Valle d’Aosta. 

Le situazioni più critiche a Bari con un rialzo della spesa del 216%, seguita dai municipi di Bologna e L’Aquila rispettivamente con il 165% e il 125%. Quasi a compensare l’aggravio dei costi per energia e gas, le entrate extra-tributarie aumentano dell’11,5%, pari a 1,3miliardi di euro rispetto all’anno precedente, probabilmente per un aumento delle tariffe che i cittadini hanno pagato per alcuni servizi pubblici e o per le entrate derivanti da un maggiore sfruttamento del patrimonio comunale. Trasporti, parcheggi, servizi scolastici, asili nido, cultura e sport le principali aree, con servizi a domanda individuale, in cui si è concentrato prioritariamente l’incremento: 298milioni di euro pari all’84,1%.  E, intanto, per il 2023, persistendo questo andamento, alla leva delle entrate extratributarie potrebbe aggiungersi anche un aumento della pressione fiscale locale toccando al rialzo, ad esempio, l’imposta comunale sugli immobili (ICI), l’addizionale comunale IRPEF, la tassa di smaltimento dei rifiuti (TARI) e il tributo per i servizi indivisibili (TASI). È quanto emerge da uno studio di Demoskopika che ha analizzato le entrate (tributarie ed extratributarie) e i pagamenti effettuati dai Comuni italiani per regione rilevati dal Siope, il sistema informativo sulle operazioni degli incassi e dei pagamenti degli enti pubblici che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e l’Istat.

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