martedì,Aprile 23 2024

Lavoro, Baldari (Fp Cgil) e Giordano (Cisl Fp): «Proclamato lo stato di agitazione del personale Arsac»

Inviata al presidente Occhiuto e all’assessore Gallo la richiesta di abrogazione della modifica alla legge e di immediata approvazione dell’atto aziendale

Lavoro, Baldari (Fp Cgil) e Giordano (Cisl Fp): «Proclamato lo stato di agitazione del personale Arsac»

«La Fp Cgil e la Cisl Fp Calabria unitamente ai Lavoratori del Comparto Funzione Pubblica Arsac proclamano lo stato di agitazione del personale alla luce della recente modifica della legge Istitutiva dell’Arsac del 2012». È quanto dichiarano in una nota le segretarie generali Fp Cgil e Cisl Fp Calabria, rispettivamente Alessandra Baldari e Luciana Giordano.

«La modifica prevede che l’Arsac contribuisca con proprio personale individuato con provvedimento del dipartimento competente in materia di agricoltura che ne dispone l’utilizzo, ad attività tecniche, amministrative e di controllo dello stesso dipartimento nonché dell’organismo pagatore (Arcea).

Forte è la nostra preoccupazione – dichiarano espressa le segretarie generali Fp Cgil e Cisl Fp Calabria – per come l’assessorato all’agricoltura intende utilizzare il personale dell’azienda Arsac, già fortemente impegnato nelle proprie attività istituzionali. Con l’emendamento approvato nella seduta di giunta regionale del 20 febbraio scorso, sembrerebbe che il dipartimento Agricoltura possa, senza sentire il direttore generale dell’azienda Arsac, utilizzare il suddetto personale per soddisfare i bisogni relativi alle attività istituzionali del dipartimento medesimo o dell’Ente pagatore Arsac.

Perplessità e preoccupazioni

In buona sostanza – proseguono Alessandra Baldari e Luciana Giordano – il personale di ruolo c/o Arsac è nella piena disponibilità discrezionale del dg del dipartimento Agricoltura, senza tener conto dei carichi di lavoro assegnati dall’Arsac e del perseguimento della mission istituzionale della citata azienda.

Quanto detto è reso ancora più desolante se si pensa che la dotazione organica dell’ Arsac è ormai ridotta ai minimi termini: dei 220 dipendenti del Comparto Funzione Pubblica, già 49, con un provvedimento di distacco funzionale temporaneo, fortemente discutibile, sono utilizzati da circa 15 anni dal dipartimento Agricoltura nei propri compiti istituzionali. A costoro si aggiungono ulteriori 40 impegnati a vario titolo su diverse tipologie di controllo Arcea e altri 20 nelle funzioni a supporto del servizio Fitosanitario Regionale in capo al Dipartimento Agricoltura. Inoltre ulteriori 46 unità sono impegnate nella formazione per il conseguimento del cosiddetto Patentino Fitosanitario.

Nessun confronto con i sindacati

Ecco perché – proseguono i sindacati – risultano incomprensibili alle scriventi le ragioni che hanno indotto la giunta regionale ad adottare una siffatta scelta, senza attivare. Nessun confronto preventivo con le organizzazioni sindacali ha per altro avuto luogo, nonostante l’emendamento incida profondamente sulla vita lavorativa dei dipendenti e sugli stessi assetti organizzativi dell’Ente.

L’Arsac è da sempre considerata un fiore all’occhiello della regione Calabria, ricordando a tal proposito che il personale è quasi nella totalità (73%) laureato e specializzato in attività di supporto alle Aziende agricole di tutta la Regione. Uno spostamento ad altri ruoli prettamente amministrativi, svuoterebbe completamente il bacino dell’assistenza tecnica, lasciando le Aziende agricole abbandonate al proprio destino. Si ritiene urgente, pertanto, l’abrogazione del predetto emendamento, che nel caso divenisse operativo, andrebbe a confliggere con la Legge istitutiva di Arsac minando la propria autonomia gestionale.

Atto aziendale ancora da approvare

Sarebbe opportuno invece interessarsi all’approvazione dell’Atto aziendale che giace ormai da diversi anni sui tavoli dell’assessorato e che a distanza di dieci anni della nascita dell’Azienda ancora non trova la sua luce.

Dubbi sorgono a questo punto sulle reali finalità di tali scelte (mancata approvazione dell’Atto aziendale e adozione dell’emendamento alla legge n. 66/2012), che potrebbero celare una volontà di paralizzare l’Azienda, svuotarla di personale, renderla inefficiente fino a giustificarne la chiusura», concludono segretarie generali Fp Cgil e Cisl Fp Calabria, rispettivamente Alessandra Baldari e Luciana Giordano.

La richiesta di abrogazione

Al riguardo, le segretarie Baldari e Giordano hanno inviato una nota al presidente Occhiuto e all’assessore Gallo per chiedere l’abrogazione del contestato emendamento e l’immediata approvazione dell’atto aziendale, al fine di dare nuovo slancio a un Ente, la cui mission istituzionale è di fondamentale importanza per il tessuto produttivo ed economico della Calabria.

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